Una lettera aperta di presentazione dell’Osservatorio territoriale Verona Polis è stata inviata ieri, mercoledì 12 luglio, al sindaco Damiano Tommasi e agli assessori del Comune di Verona da parte del coordinatore Giorgio Massignan. Ecco il testo.
«Quale coordinatore e portavoce di Verona Polis, osservatorio territoriale laico e apartitico, mi pregio comunicarvi i relativi principi, la struttura organizzativa e gli obiettivi; oltre alla richiesta di inserire nello Statuto un reale metodo di urbanistica partecipata:
Principi. La filosofia che coniuga il pensiero di Verona Polis si basa sul principio del recupero e della riqualificazione, con il conseguente impegno per sostenere il blocco di ogni spreco e consumo degli elementi vitali e non rinnovabili del territorio.
Verona Polis non condivide il dogma dello sviluppo ad ogni costo, che ha provocato troppi danni alla sostenibilità ecologica del nostro sistema territorio e ritiene sia necessario sostituirlo con il principio della riqualificazione dell’esistente e del recupero di aree verdi, anche bonificandole dall’edilizia inutilizzata e fatiscente.
La stessa economia dovrà essere finalizzata alla riconversione e al miglioramento qualitativo del territorio e non al suo consumo.
Struttura organizzativa. L’Osservatorio è suddiviso in otto settori tematici, ciascuno con un coordinatore: urbanistica; verde; mobilità; cultura; economia; giurisprudenza; accessibilità; comunicazioni-sito.
I diversi gruppi di lavoro, pur mantenendo le loro specificità, formano una rete organica e di collegamento continuo per poter mantenere una conoscenza complessiva sullo stato del nostro territorio e dei piani di intervento in fieri.
Verranno evidenziare le situazioni più critiche, sia quelle esistenti, che quelle in progetto e, se saranno rilevate disfunzioni e consumo di suolo, pur evitando di entrare nello specifico, saranno formulate delle proposte alternative basate sul recupero e non sul consumo.
Obiettivi. 1) il blocco del consumo di suolo e la partecipazione attiva dei cittadini alla pianificazione territoriale. 2) La tutela del patrimonio culturale, paesaggistico, storico e naturale del territorio veronese. 3) La proposta di un’idea di città che si basi sulla qualità urbana, sulla solidarietà e sull’accoglienza. 4) Le risposte alle necessità della popolazione, soprattutto delle fasce più deboli e fragili. 5) Il recupero e la riqualificazione, come assioma per la progettazione del territorio, in sostituzione dell’idea di sviluppo e di consumo. 6) La formazione di un nucleo di esponenti della cosiddetta società civile, in grado di partecipare attivamente e con continuità alle scelte d’uso del territorio.
Concludo, auspicando che l’Amministrazione che state guidando, si distingua per metodi e per contenuti rispetto alle precedenti.
Sarebbe opportuno che i veronesi fossero adeguatamente informati sulla vostra idea di città e sui metodi di partecipazione dei cittadini alle decisioni sul territorio.
Il nostro Osservatorio è disponibile a partecipare attivamente e volontariamente ai lavori per le scelte urbanistiche nella loro più ampia e completa accezione.
Riterremo opportuno inserire nello Statuto del Comune l’obbligo, da parte di tutte le amministrazioni, presenti e future, di utilizzare il reale metodo della pianificazione territoriale partecipata, per sostituire quello attuale che si basa sull’urbanistica concordata o contrattata e sulle “manifestazioni d’interesse”.
Ciò, oltre a caratterizzare positivamente e democraticamente questa Amministrazione, garantirebbe il controllo dei cittadini sulla pianificazione del territorio e sulla tipologia degli investitori privati, aiutando l’Amministrazione a tutelare la città da eventuali infiltrazioni di esponenti della malavita organizzata.
Ringraziando per l’attenzione e in attesa di un vostro cortese riscontro, saluto distintamente».
Giorgio Massignan
Verona Polis


OdC
13/07/2023 at 11:05
Credo che questo l’atteggiamento giusto : un osservatorio critico/costruttive senza venature polemiche