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Editoriale

Verona In e come far decollare un mezzo più pesante dell’aria

Un’esaltante avventura editoriale per certi aspetti simile all’impresa degli inventori dell’aeroplano W. Wright e O. Wright, con una pista lunga 20 anni

Verona In

Oggi Verona In ha raggiunto la soglia dei 15 mila articoli pubblicati in 20 anni (il giornale è nato nel marzo 2003). Facendo i calcoli sono 2 articoli al giorno, non sono tanti ma neppure pochi per una testata che è rimasta in piedi con pochissimi mezzi, grazie soprattutto al contributo di collaboratori volontari e degli abbonati.

Il volo di Verona In si può paragonare all’impresa di W. Wright e O. Wright, i pionieri dell’aviazione che per primi, se pur per un breve tratto, riuscirono a far volare un aeroplano.

Il problema per Verona In è rimasto lo stesso di allora, quello di far decollare un mezzo “più pesante dell’aria”. Le nostre distanze sulla pista si misurano con il numero di lettori, che è sempre cresciuto negli anni, fino ad arrivare nel 2020-2021 alla soglia dei 5 mila/die, 150 mila/mese, per un numero di pagine uniche pari al quintuplo delle visite.

Questa crescita continua (1/3 della mia vita), costellata di grane anche giudiziarie, ha richiesto grandi sacrifici ed inventiva ed è stata necessaria per non perdere il coinvolgimento di tante persone disposte a spendersi per un’idea vincente.

Sul finire del 2021, dopo lo sforzo congiunto di alcuni amici, mancando le condizioni per fare ulteriori passi in avanti il giornale si è ridimensionato. Perché? Me lo chiedono ancora in molti e cerco di rispondere in sintesi.

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Onestamente dico che fin dall’inizio il mio obiettivo era quello di fare un giornale “vero”. Non che Verona In non lo sia, qualsiasi pubblicazione che alimenta la crescita civile lo è, ma come giornalista, per la mia formazione, le mie competenze e la mia ambizione ero convinto che il progetto avrebbe potuto assumere una dimensione più professionale e di un certo impatto sulla città.

Forte dei numeri ho quindi cercato, forse non abbastanza, forse sbagliando negli approcci, di coinvolgere realtà con basi economiche diverse dalle mie, con la disponibilità a cedere gratuitamente il giornale in cambio della garanzia di mantenerlo libero. Ad oggi non ci sono riuscito.

Come dicevo, ci sono stati errori miei. Ma osservando quanto accade nella parte migliore della società veronese, l’impegno che vedo nel portare avanti progetti sociali e culturali, di inclusione, di rispetto per l’ambiente, e conoscendo le dinamiche mediatiche, il loro non cristallino rapporto con i poteri forti, sono convinto che in assenza di un mezzo di informazione indipendente e professionale, di passi in avanti se ne continueranno a fare pochi.

In queste circostanze ricordo sempre l’impegno di Giorgio Zanotto (presidente dell’allora Banca Popolare di Verona) nel contrastare la scalata al giornale L’arena tentata dal gruppo l’Espresso di Lucio Caracciolo (1998). Zanotto sapeva bene che il cambio nella proprietà del giornale avrebbe comportato la modifica del paradigma nella gestione del potere cittadino e alla fine riuscì nel suo intento.

Molte cose sono cambiate da allora, L’Arena non è più quella del suo direttore Giuseppe Brugnoli, che è stato anche nostro collaboratore, e la città ha perso pezzi importanti della sua storia culturale ed economica.

In questo quadro di debolezza e con l’avvio della stampa online, con i suoi esigui costi di produzione, ritenevo illuminante l’esempio di Zanotto (ma ne sono ancora convinto) e che toccasse ai cittadini farsi sentire dotandosi un proprio organo di informazione. A partire da quei corpi intermedi che li vedono organizzati a difesa del bene comune e le cui voci rischiano di diventare, purtroppo, sempre più flebili.

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Giorgio Montolli

Written By

È diventato giornalista nel 1988 dopo aver lavorato come operatore in una comunità terapeutica del CeIS (Centro Italiano di Solidarietà). Corrispondente da Negrar del giornale l'Arena, nel 1984 viene assunto a Verona Fedele come redattore. Nel 1997, dopo un periodo di formazione in editoria elettronica alla Scuola grafica salesiana, inizia l'attività in proprio con uno Studio editoriale. Nel 2003 dà vita al giornale Verona In e nel 2017 al magazine Opera Arena Magazine (chiuso nel 2020). Dal 2008 conduce il corso "Come si fa un giornale" in alcuni istituti della Scuola media superiore di Verona. giorgio.montolli@inwind.it

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