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Lutto

In ricordo di Albino Perolo, protagonista della società civile

Non amava mettersi in mostra e parlava solo quando aveva da dire qualcosa di cui era sicuro. Era un autodidatta rigoroso, che aveva acquisito una profonda competenza culturale sulle fortificazioni veronesi

Albino Perolo nel 2002 lungo le Mura scaligere del Terraglio
Albino Perolo nel 2002 lungo le Mura scaligere del Terraglio

Albino Perolo ci ha lasciati qualche giorno fa. Albino è stato un indiscusso protagonista della società civile veronese. Assieme a Carlo Furlan, anche lui scomparso prematuramente, ha di fatto riscoperto le Fortificazioni di Verona.

Nel volume edito da Legambiente Un Parco da vivere scrivevano: “Succede che luoghi e cose conosciute vadano persi, dimenticati per anni e per decenni. Ricordati confusamente, diventano luoghi mitici, parte di una narrazione tramandata con errori e imprecisioni” . Infatti i veronesi avevano dimenticato per molto tempo le Mura, considerate perfino un ingombrante manufatto da sfruttare, persino da demolire, ma pochissimo da studiare e recuperare.

Se oggi possiamo ammirare e godere di questo straordinario patrimonio storico e ambientale è merito loro. Tutte le fasi del recupero delle Mura, a cui ho avuto per gran parte il privilegio di partecipare, sono state percorse: sensibilizzare l’opinione pubblica, studiare, progettare, ottenere i finanziamenti, coordinare i lavori, i professionisti e le imprese.

Albino non amava mettersi in mostra e parlava solo quando aveva da dire qualcosa di cui era sicuro. Era un autodidatta rigoroso, che aveva acquisito una profonda competenza culturale sulle fortificazioni veronesi. Ma era in prima linea anche nei lavori manuali. Quando a Legambiente fu affidata la manutenzione del verde delle Mura lo vedevo, assieme ai volontari del servizio civile, spingere la falciatrice sulle cortine dei bastioni. Grazie Albino!

Alberto Ballestriero

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Alberto Ballestriero. La campagna e il paesaggio sono una presenza costante nella sua vita. Ha lavorato come funzionario nella gestione di canali e opere agrarie presso uno dei più importanti Consorzi di Bonifica del Veneto. Dopo la qualifica nel settore del verde progetta parchi e giardini, alcuni dei quali pubblicati. È socio dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). Per diversi anni è stato responsabile del settore verde urbano della sezione veronese di Italia Nostra. Ha pubblicato il libro “Confini Connessioni Scenari – divagazioni di un giardiniere sul paesaggio”. È socio fondatore dell’Osservatorio territoriale VeronaPolis. ballestriero@gmail.com

1 Comment

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  1. Giorgio Massignan

    02/07/2023 at 09:40

    Con la scomparsa di Albino, si perde un altro pezzo di storia dell’ambientalismo veronese. L’ho conosciuto circa 50 anni fa e, assieme al compianto Carlo Furlan, l’ho sempre visto attivo nel volontariato per la tutela del paesaggio, dell’architettura e della storia della nostra città. Sempre in prima linea nell’impegno sia intellettuale che fisico, senza mai chiedere nulla. Addio caro Albino, mancherai a tutti.

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