Vangelo di Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che Io-Sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Giovanni 14, 15-21.
Brano non facile, ma molto importante. È tratto dal “Discorso di addio” di Gesù. Gesù prepara i suoi discepoli alla sua partenza.
«Non vi lascerò orfani: verrò da voi … Il Padre vi manderà un altro Paraclito».
Solo Giovanni chiama lo Spirito il «Paràclito = consolatore, uno che aiuta».
La missione di Dio è quella di aiutare a vivere. Come?
Per Gesù credere vuol dire amare. Non si crede solo con la testa, con la ragione. Occorre anche il cuore, la passione.
«Se mi amate…». La parola magica è proprio quel “se”. Gesù non dice: devi! Ma… se vuoi… Propone, non impone. Ti invita, ma ti lascia libero. Non ti ricatta. Non costringe nessuno.
Ma concretamente che cosa vuol dire amare Dio, amare Gesù?
Gesù aggiunge un altro aspetto molto importante: «Se mi amate… “osserverete” i miei comandamenti». Non dice: dovete osservare. Non è un ordine ma una constatazione.
Per Gesù infatti osservare i suoi Comandamenti non è un dovere, ma una conseguenza logica dell’amare.
“Se mi ami … mi segui. Se mi ami … fai tutto il possibile per diventare come me”.
Se uno ama, diventa colui che ama. Amare trasforma la vita. Amare una persona vuol dire riempirsi della bellezza e della ricchezza dell’altro. Amare è cercare nell’altro quello che tu non hai.
Per noi cristiani quel poco che possiamo conoscere di Dio, possiamo farlo soltanto attraverso Gesù.
Quindi amare Gesù vuol dire vivere come lui per imparare a percepire e gustare il divino che è in noi e attorno a noi. Come esempio concreto per spiegare che cosa voleva dire per lui amare, si è messo a lavare i piedi dei suoi discepoli.
Se ami come Gesù, vuol dire che puoi soltanto accogliere, rispettare, condividere, ringraziare, benedire. Vivere in questo modo non è semplice e non è facile.
È proprio per questo che Gesù rassicura i suoi discepoli dicendo: «Non vi lascio soli. Voi mi vedrete perché io vivo e voi vivrete… Io sono venuto perché abbiate la vita in abbondanza».
Ecco che cosa vuol dire credere nel Dio della vita, nella risurrezione di Gesù.
Gesù-Dio è quella forza, quella energia che, nel rispetto delle nostre libertà, spinge ognuno di noi ad uscire dal nostro “io” dal nostro guscio individualistico per vivere e inventare un futuro più umano.
Vivere e far vivere. Questo è anche il nostro impegno. Imparare ad amare (= servire) per aiutare a vivere.
Don Roberto Vinco
Domenica 14 maggio 2023

Don Roberto Vinco, docente di filosofia allo Studio Teologico San Zeno e all'Istituto Superiore di Scienze Religiose San Pietro Martire di Verona, è collaboratore nella parrocchia di Novaglie. roberto.vinco@tin.it
