È questa la settimana nazionale della bicicletta, promossa da FIAB, e che a Verona culminerà domenica 14 maggio con Bimbimbici. Il futuro arriva in bicicletta, dice il sottotitolo della manifestazione, che vedrà una allegra e festosa carovana di biciclette guidate da adulti, ragazzi ma soprattutto bambini, snodarsi per le vie cittadine.
Per qualche ora le biciclette si riprenderanno la strada, di solito occupata da ingombranti, rumorose e inquinanti scatole di lamiera, spesso condotte da maleducati automobilisti che oltre a non rispettare i limiti di velocità, parcheggiano malamente su marciapiedi, strisce pedonali e piste ciclabili.
Certo l’auto ha i suoi vantaggi e comodità, che tuttavia si riducono iperbolicamente quando troppi ne fanno un uso smodato, anche per destinazioni che si potrebbero raggiungere comodamente a piedi o in bicicletta. Sarà capitato a tutti di prendere l’auto per recarsi in centro o in un altro quartiere, illudendosi di fare prima. Salvo poi girare nervosamente a vuoto nella ricerca di un parcheggio, decidersi per un posto auto a pagamento assai lontano dalla meta da raggiungere, oppure ritrovarsi amaramente una multa per divieto di sosta. Ed accorgersi, con rimpianto, che si poteva invece utilizzare la bicicletta con risparmio di tempo, di soldi e di salute.
Quando scegliamo il mezzo da utilizzare, spesso la priorità va all’auto e solo come seconda o terza scelta si opta per la bicicletta o il mezzo pubblico. Quasi un automatismo mentale, senza una valutazione ragionata sul mezzo più efficiente per quello specifico percorso. Dovremmo invece valutare meglio o perlomeno invertire l’ordine delle priorità: l’auto solo come ultima ed estrema possibilità. Scegliere la mobilità dolce, ovvero la bici, oggi anche elettrica o a pedalata assistita, ma anche monopattino o più semplicemente a piedi, è una questione di maturità culturale che fa bene all’ambiente ed alla salute.
Ed a proposito di salute è bene ricordare il patrocinio dato a Bimbimbici dalla Società Italiana di Pediatria, il cui presidente ha sottolineato come “Andare a scuola a piedi o in bicicletta contribuisce non solo a rendere più vivibili le nostre città, ma anche a favorire stili di vita corretti, contrastando la sedentarietà. Gli stili di vita sani hanno maggiori benefici nella vita adulta se vengono adottati sin dall’infanzia”.
I ragazzi ed i bambini dovrebbero poter usare la bici, o andare a piedi, per raggiungere la scuola all’interno del loro quartiere, invece di essere accompagnati in macchina dai genitori. Spesso con ingombranti SUV, con intasamenti, smog, e pericolose soste in doppia fila proprio in prossimità delle scuole.
Un modo per facilitare questo obiettivo è quello delle “strade scolastiche” cioè quelle vie o tratti di strada o piazze, adiacenti alle scuole, dove la circolazione dovrebbe essere interrotta almeno temporaneamente, meglio se in modo permanente, agli autoveicoli. Consentendo in queste vie il passaggio solo a pedoni, bici e mezzi per disabili, sarebbe aumentata la sicurezza degli spostamenti in autonomia dei ragazzi verso le scuole.
Anche a Verona, come peraltro in quasi tutte le città italiane, deve crescere la sensibilità dei cittadini e delle amministrazioni comunali per un aumento delle aree verdi e pedonali, per più percorsi ciclabili ben strutturati ed interconnessi, ed accorgimenti per la moderazione del traffico motorizzato. In questo modo la bicicletta, da mezzo occasionale per la gita domenicale fuori porta sulle alzaie dell’Adige, può diventare veicolo abituale di spostamento per recarsi al lavoro o le normali incombenze quotidiane, con vantaggi sensibili della mobilità cittadina, dell’aria che respiriamo e della vivibilità dei quartieri.

Fiab – Percorsi ciclabili a Verona
Molto resta da fare da parte dell’amministrazione comunale per migliorare la ciclabilità cittadina, tuttavia parecchio è già stato fatto. Al fine di rendere note le piste ciclabili già disponibili ed invitare i cittadini a percorrerle in sella alle loro bici, Fiab ha creato una mappa con i principali percorsi che interessano la nostra città.
Si tratta di cinque percorsi che dalle periferie convergono verso il centro città: da Avesa, da Montorio, da Ospedale B.go Roma-Palazzina, da via Torricelli, da Chievo-San Massimo. La mappa è ingrandibile a piacere con il dettaglio dei percorsi e la possibilità di scaricare la traccia gpx.
Buona pedalata a tutti.
Claudio Toffalini

Claudio Toffalini è nato a Verona nel 1954, diplomato al Ferraris e laureato a Padova in Ingegneria elettrotecnica. Sposato, due figli, ha lavorato alcuni anni a Milano e quindi a Verona in una azienda pubblica di servizi. Canta in un coro, amante delle camminate per le contrade della Lessinia, segue e studia tematiche sociali e di politica economica. toffa2006@libero.it
