Con l’inizio dei lavori per la realizzazione di un nuovo sistema di trasporto pubblico urbano, e per il collegamento dei due sottopassi che da Porta Palio conducono in zona Basso Acquar, a Verona si sono verificati diversi disagi, unitamente a diffuse criticità riguardanti la viabilità.
Le strade più critiche sono risultate quelle dalle diverse periferie verso la Stazione FS di Verona Porta Nuova, la Zona Industriale, il Policlinico di Borgo Roma, le Autostrade e altre zone
Il grande caos del primo giorno dei lavori pare sia stato ridotto, anche a seguito di alcuni provvedimenti assunti dal Comune, come il blocco parziale dei mezzi pesanti durante le cosiddette ore di punta e di maggior affluenza verso i luoghi di lavoro o le strutture scolastiche.
Nonostante questi provvedimenti non sono mancate le critiche, anche pesanti, verso l’Amministrazione comunale, per non essere stata in grado di impedire i disagi emersi e patiti (inevitabili a mio parere) per questi lavori in corso d’opera.
In molti si sono sentiti legittimati a fornire non solo suggerimenti circa le modalità per l’esecuzione dei lavori, ma persino sul merito dei progetti e verso le stesse opere in corso di realizzazione. Progetti frutto di studi complessi che hanno interessato almeno quattro Amministrazioni, guidate negli ultimi trent’anni dai sindaci: Michela Sironi, Paolo Zanotto, Flavio Tosi, Federico Sboarina, ereditate oggi dal Sindaco Damiano Tommasi.
Oltre alle osservazioni espresse dai rappresentanti di associazioni e di alcuni ordini professionali, ritengo che altre rispondano più a ragioni di natura strumentale, in particolare quelle mosse dagli ultimi due sindaci che hanno governato Verona prima di Tommasi: Tosi e Sboarina.
Coloro che hanno criticato i lavori in corso non hanno considerato le caratteristiche di Verona: una città con a Nord le Torricelle, le colline, l’Aeroporto, l’incrocio del sistema stradale extraurbano e delle Strutture del Quadrante Europa, l’Autostrada A22, la linea FFSS che dall’Abetone porta al Brennero, la Città Mercato, i vari Centri Commerciali, le diverse strutture della Logistica, ed altro ancora; a Sud la Stazione FS Verona Porta Nuova, la Zona Agricola Industriale, l’Ente Fiera di Verona, l’Autostrada A4, il Policlinico di Borgo Roma con annesse le strutture universitarie delle diverse facoltà di Medicina, diversi agglomerati Urbani, ecc.; a Est e Ovest, oltre ai vari quartieri residenziali della immediata cintura Urbana, la Stazione FS di Verona Porta Vescovo, le sedi di importanti strutture industriali, sedi universitarie, industrie e attività commerciali, servitù militari, ecc.
Va inoltre considerato come l’intera cintura Urbana sia servita da arterie stradali risalenti al secolo scorso ma nel tempo trasformate in arterie urbane considerate a grande scorrimento.
Ancora, sorprende come coloro che ieri governavano la città ed oggi criticano questa Amministrazione comunale, non siano stati capaci di dare attuazione alla Delibera 153, approvata nella seduta del Consiglio comunale del 20 luglio 1993, durante la Giunta guidata dal sindaco Enzo Erminero.
Quella delibera prevedeva la realizzazione di una nuova strada in grado di collegare la Zona Industriale storica con il Quadrante Europa.
Ebbene, i sindaci che si sono succeduti (dopo Erminero), e cioè Michela Sironi, Paolo Zanotto, Flavio Tosi e Federico Sboarina, forse per non inimicarsi gli abitanti di Golosine e Santa Lucia, durante il loro mandato (trentanni complessivi di governo) non hanno saputo (o voluto) realizzare quell’opera.
Infine, circa la proposta dell’ex sindaco oggi onorevole Flavio Tosi di coprire il Canale Camuzzoni, mi pongo una domanda: perché non lo ha fatto lui durante i dieci anni nei quali è stato sindaco di Verona? Vorrei ricordare all’onorevole Tosi che questa proposta (che condivido) era stata già fatta durante il secondo mandato nella carica di sindaco dell’avvocato Renato Gozzi, durante gli anni dal 1975 al 1980. Poi arrivo “Re Lele Sboarina” e con i fondi di “Mondiali 90” fece gli attuali sottopassi!
Giuseppe Braga

Giuseppe Braga è nato a Verona il 12 giugno del 1943. Ha lavorato alle Officine e Fonderie Leopoldo Biasi di Verona. È stato dirigente e membro della segreteria FIMCISL di Verona; dirigente e Segretario generale Federchimici CISL di Verona; Segretario generale SICET CISL di Verona e Responsabile organizzativo Confederazione; consigliere di terza Circoscrizione in Borgo Milano. Durante l’attività sindacale ha ricoperto varie cariche. giuseppe.braga@gmail.com
