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Sindaco, a quando la Consulta per il verde?

Il Regolamento sul verde la prevede ma nonostante le richieste di 26 associazioni ambientaliste dal Comune ancora nessuna risposta

Ambiente
Lipu, Italia Nostra, Fronda Verde, VeronaPolis, Arboricoltori, WWF e Legambiente chiedono sia attivata la Consulta del Verde e redatto il relativo Piano

Su iniziativa di Giorgio Massignan è stata attivata una petizione per contrastare il Progetto dei cosiddetti Magazzini della Cultura su un’area di 126.000 mq presso il Forte di S. Caterina in località Pestrino.

Un progetto che prevede nuove strutture edilizie per una superficie di 16.000 mq atte ad ospitare, in una parte, il patrimonio artistico proveniente dai depositi museali e in un’altra un centro servizi per persone con disabilità.

Oltre all’impatto paesaggistico che avranno queste strutture in una zona verde che avrebbe invece bisogno di essere salvaguardata e potenziata, viene rilevata l’inadeguatezza dell’area, priva di strade e di trasporto pubblico per due attività, quella museale e quella dell’accoglienza degli anziani disabili, che avrebbero invece bisogno della massima diffusione nel territorio e connessione con i servizi urbani.

Bene ha fatto quindi Massignan con questa iniziativa. Tuttavia sorge anche la sconsolante considerazione che, mentre credevamo che almeno con questa Amministrazione fosse iniziato un periodo all’insegna della concertazione preventiva, i cittadini devono ancora mobilitarsi per contrastare provvedimenti privi di senso, quando invece basterebbe applicare le norme che l’Amministrazione Comunale si è data.

Infatti il Regolamento sul Verde Pubblico all’articolo 3, prevede la nomina della Consulta per il Verde con il compito di affrontare le principali tematiche sul Verde urbano.

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Perciò, come concordato con gli assessori Tommaso Ferrari, Federico Benini e Michele Bertucco nell’incontro tenutosi in sala Pasetto il 15 dicembre scorso, 26 tra le principali associazioni ambientaliste, riunite nel coordinamento Verona Città Bosco, hanno chiesto di far parte della Consulta con una lettera inviata il 2 gennaio scorso al Sindaco e agli assessorati all’Urbanistica, all’Ambiente, ai Giardini, e al Patrimonio.

Dopo quattro mesi la richiesta non ha avuto alcuna risposta. Il Verde Urbano non è un tema fra i tanti ma, in stretta connessione con il consumo di suolo in cui Verona è ai primi posti, è il tema dal quale a cascata dipendono la maggior parte dei problemi ambientali: cambiamenti climatici, inquinamento dell’aria, traffico, salute.

Se fosse stata operativa la Consulta per il Verde non saremmo qui a inseguire e contrastare progetti come i Magazzini della cultura, ma con la partecipazione della cittadinanza si comincerebbe a intravedere una visione di città che ora manca.

Alberto Ballestriero
Verona Polis

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Alberto Ballestriero. La campagna e il paesaggio sono una presenza costante nella sua vita. Ha lavorato come funzionario nella gestione di canali e opere agrarie presso uno dei più importanti Consorzi di Bonifica del Veneto. Dopo la qualifica nel settore del verde progetta parchi e giardini, alcuni dei quali pubblicati. È socio dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). Per diversi anni è stato responsabile del settore verde urbano della sezione veronese di Italia Nostra. Ha pubblicato il libro “Confini Connessioni Scenari – divagazioni di un giardiniere sul paesaggio”. È socio fondatore dell’Osservatorio territoriale VeronaPolis. ballestriero@gmail.com

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