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Editoriale

Tante idee ma ancora troppo lontane dalla mentalità di Verona

Senza un’opportuna azione culturale per far conoscere i vantaggi di una città sostenibile gli sforzi di trasformazione si esauriranno tra 4 anni, quando terminerà il mandato dell’attuale Amministrazione

Festival del giornalismo di Verona (foto Corrado Benanzioli)
Festival del giornalismo di Verona (foto Corrado Benanzioli)

Il nostro giornale giovedì 20 aprile ha pubblicato l’intervista all’ingegner  Francesco Avesani che risponde alle domande di Gregorio Maroso sul tema della sostenibilità a Verona.

È la seconda intervista, dopo quella con l’esperto di mobilità Marco Passigato dello scorso 6 aprile, in cui finalmente si accenna all’importanza della comunicazione per lo sviluppo delle politiche sostenibili in una città che ha dei ritardi da colmare.

La politica, oltre che di idee, ha infatti anche bisogno del consenso per poterle realizzare. Non pare un concetto difficile, eppure è assente a Verona una qualsiasi proposta mirata ad arricchire il panorama editoriale di un medium ben strutturato affine alla corrente di pensiero progressista.

Qualcosa di diverso dalla comunicazione autoreferenziale dei singoli gruppi politici che, essendo legata a interessi corporativi e quindi di parte, risulta poco convincente.

Alcuni segnali degli ultimi mesi mostrano che i centri di potere cittadini tendenzialmente considerano l’Amministrazione Tommasi una parentesi, e non può essere altrimenti visto il contesto di centrodestra in cui sono cresciuti.

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Ne consegue un contrasto tra chi legittimamente governa la città e quelle realtà abituate ad interfacciarsi con amministrazioni del passato di diverso orientamento. Su questo tema ha scritto più volte sul nostro giornale il senatore Luigi Viviani.

Per questo, senza un’opportuna azione culturale mirata a far conoscere ai cittadini tutti i vantaggi di una città aperta e sostenibile, gli sforzi nel senso della trasformazione rischiano di interrompersi tra 4 anni, quando i veronesi torneranno alle urne senza che sia cambiato nel frattempo il loro modo di pensare.

Giorgio Montolli

Written By

È diventato giornalista nel 1988 dopo aver lavorato come operatore in una comunità terapeutica del CeIS (Centro Italiano di Solidarietà). Corrispondente da Negrar del giornale l'Arena, nel 1984 viene assunto a Verona Fedele come redattore. Nel 1997, dopo un periodo di formazione in editoria elettronica alla Scuola grafica salesiana, inizia l'attività in proprio con uno Studio editoriale. Nel 2003 dà vita al giornale Verona In e nel 2017 al magazine Opera Arena Magazine. Dal 2008 conduce il corso "Come si fa un giornale" in alcuni istituti della Scuola media superiore di Verona. giorgio.montolli@inwind.it

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