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Petizione contro i Magazzini della cultura al Pestrino

«Non si è considerato l’impatto paesaggistico e ambientale su un’area che invece andrebbe bonificata di tutti i residui edilizi recenti e rinaturalizzata»

Forte Santa Caterina, rendering dei magazzini della cultura
Forte Santa Caterina, rendering dei magazzini della cultura

È stata attivata una petizione per fermare la realizzazione a Verona, in zona Forte Santa Caterina al Pestrino, su un’area di 126.000 mq, dei Magazzini della cultura. Ricordiamo che il progetto, che appartiene alla passata Amministrazione Sboarina, era inserito nel dossier per il concorso Verona Capitale della Cultura italiana, dove la nostra città è stata esclusa dalle prime dieci candidature.

Il progetto per i nuovi Magazzini della cultura prevede una serie di nuovi edifici a forma di L, proprio di fronte al forte austriaco di Santa Caterina, di cui uno alto 9 metri, su una superficie di 16.000 mq, recuperati dalla demolizione delle palazzine militari dismesse e fatiscenti.

La struttura avrà un grosso impatto paesaggistico, che impedirà il recupero naturalistico e storico del contesto ambientale in cui si vuole inserirla. Le destinazioni d’uso previste nei nuovi edifici sono:
1) L’esposizione a rotazione del patrimonio artistico chiuso nei depositi dei musei cittadini. Il museo di Castelvecchio ha 300 opere esposte e 3.000 nei depositi, mentre la Galleria d’arte moderna ne espone 150 e 1.600 sono nei depositi.
2) Ospitare parte degli archivi degli uffici comunali.
3) Utilizzare circa 5.000 mq per un centro servizi destinato a persone con disabilità, con a fianco una struttura residenziale per i disabili autosufficienti e con alloggi per i parenti che decidono di vivere accanto al famigliare con disabilità.

In queste richieste d’uso, non si è considerato l’impatto paesaggistico ed ambientale che subirà quell’area, che invece andrebbe bonificata di tutti i residui edilizi recenti e rinaturalizzata. Inoltre, per raggiungere la zona del forte Santa Caterina, non ci sono le infrastrutture stradali e i servizi di trasporto pubblico sufficienti e idonei. Chi andrebbe sino al Pestrino per vedere le opere ora contenute nei depositi museali?

Un’ adeguata progettazione urbanistica, avrebbe previsto i Magazzini della Cultura all’Arsenale, separata dal museo di Castevecchio solo dal ponte scaligero, realizzando in tal modo un’importante polo culturale.

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Giorgio Massignan

 

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Giorgio Massignan è nato a Verona nel 1952. Nel 1977 si è laureato in Architettura e Urbanistica allo IUAV. È stato segretario del Consiglio regionale di Italia Nostra e per molti anni presidente della sezione veronese. A Verona ha svolto gli incarichi di assessore alla Pianificazione e di presidente dell’Ordine degli Architetti. È il responsabile dell’Osservatorio VeronaPolis e autore di studi sulla pianificazione territoriale in Italia e in altri paesi europei ed extraeuropei. Ha scritto quattro romanzi a tema ambientale: "Il Respiro del bosco", "La luna e la memoria", "Anche stanotte torneranno le stelle" e "I fantasmi della memoria". Altri volumi pubblicati: "La gestione del territorio e dell’ambiente a Verona", "La Verona che vorrei", "Verona, il sogno di una città" e "L’Adige racconta Verona". giorgio.massignan@massignan.com

1 Comment

1 Comment

  1. Roberto Perina

    01/05/2023 at 11:22

    Solidale con quanto espresso dall’Architetto Massignan.
    Roberto Perina

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