Il Parlamento Europeo ha fissato l’obiettivo di azzerare la mortalità nella UE causata da incidenti stradali entro il 2050, con una prima tappa di riduzione del 50% entro il 2030. Se il traguardo del 2050 appare eccessivamente lontano e ambizioso, quello del 2030, fra soli 7 anni, è certamente più concreto e tuttavia non meno impegnativo.
Ce la faremo? Non sarà affatto facile visti i dati degli incidenti stradali e della mortalità a Verona resi disponibili dalla Polizia Municipale. Non inganni il dato relativo al 2020 quando, per effetto del lockdown, c’era stata una forte riduzione degli incidenti stradali oltreché di morti e feriti. Era solo una parentesi, già nel 2021 gli incidenti sono risaliti e nel 2022 hanno addirittura superato quelli del 2019.

Incidenti e feriti a Verona
Prima del lockdown, nel periodo 2011-2019, c’era stata una riduzione del 22,3% degli incidenti e del 23,5% dei feriti. Un trend positivo ma comunque insufficiente, che deve essere raddoppiato se si vuole raggiungere l’obiettivo del -50% al 2030
La grafica delle vittime per incidente stradale, e di feriti gravi con prognosi riservata, a Verona, non mostra invece nemmeno una significativa diminuzione negli ultimi anni, anche per effetto di una elevata variabilità statistica. Preoccupante inoltre il numero di morti stradali del 2022, in controtendenza sia rispetto al numero di incidenti che di feriti, dovuto a pochi ma gravissimi eventi.

Feriti con prognosi riservata e vittime a Verona
A livello nazionale il grafico delle vittime, estrapolato da dati ACI-ISTAT, conferma una diminuzione nell’ultimo decennio, ma ancora troppo lenta.

Vittime incidenti stradali in Italia
Molti pensano che siano le autostrade e le strade extraurbane le più pericolose. I report invece confermano che è in ambito urbano dove si concentra il maggior numero di incidenti e feriti. In città si verifica infatti il 73,1% degli incidenti, con il 44% di vittime ed il 69,7% dei feriti. E ciò è comprensibile data la congestione e pluralità di mezzi circolanti nelle nostre città con, oltre alle auto, anche mezzi pesanti, e poi motorini, biciclette, monopattini e pedoni. Congestione e mix di mezzi diversi, uniti alla velocità, sono un cocktail micidiale che favorisce incidenti spesso gravi.

Incidenti, feriti e morti per tipo di strada.
Se si vuole raggiungere a Verona l’obiettivo del dimezzamento degli incidenti stradali, feriti e vittime, entro il 2030, è proprio in ambito urbano che si deve agire con urgenza, e la responsabilità della Amministrazione comunale nell’individuare strategie ed azioni concrete è fuori di ogni discussione.
Lo stesso Parlamento Europeo ha dato numerose indicazioni e linee guida finalizzate alla riduzione degli incidenti e della mortalità. Fra queste il miglioramento della sicurezza dei veicoli dotandoli di dispositivi tecnologici atti ad aiutare il conducente nel prevenire incidenti e situazioni di pericolo, e di interventi relativi alla sicurezza passiva per ridurre i danni in caso di impatto.
La velocità resta comunque una delle cause più frequenti sia degli incidenti che della gravità degli esiti degli stessi. Applicare una riduzione della velocità a 30 km/h nelle zone residenziali e con un elevato affollamento di ciclisti e pedoni è fra le raccomandazioni del Parlamento Europeo. Altrettanto importante è aumentare la protezione degli utenti della strada più vulnerabili con piste ciclabili integrate e sicure, dotate di una effettiva separazione rispetto alla sede di circolazione dei mezzi a motore.
Incentivare poi il trasporto pubblico e la mobilità dolce consente, oltre che migliorare la qualità della vita e delle relazioni sociali, di ridurre il numero di auto in circolazione ed implicitamente la probabilità di incidenti.
Saremmo grati al nostro Sindaco Damiano Tommasi se riuscisse, con la collaborazione di tutti i cittadini, ad anticipare gli obiettivi UE del 2030 entro la fine del mandato di questa amministrazione, ovvero il 2027.
Claudio Toffalini

Claudio Toffalini è nato a Verona nel 1954, diplomato al Ferraris e laureato a Padova in Ingegneria elettrotecnica. Sposato, due figli, ha lavorato alcuni anni a Milano e quindi a Verona in una azienda pubblica di servizi. Canta in un coro, amante delle camminate per le contrade della Lessinia, segue e studia tematiche sociali e di politica economica. toffa2006@libero.it
