Il 10 febbraio, giorno del Ricordo, è alle porte e Verona si organizza con un ampio ventaglio di iniziative per celebrarlo.
In prima linea il Comune che, come sottolineato dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini, intende sanare un silenzio durato troppo a lungo sulla tragedia delle foibe e dunque patrocina una serie di appuntamenti fino al 25 febbraio.
Questo percorso è stato inaugurato il 7 febbraio con l’apertura della “Mostra dedicata al Ricordo” nell’atrio di Palazzo Barbieri, mentre l’8 febbraio l’appuntamento è alla Società letteraria, dove il prof. Mauro Sambi (Università di Padova) e il prof. Riccardo Mauroner (Educandato Agli Angeli) tratterann il tema dell’Esodo Giuliano Dalmata, tra cronaca e letteratura e presenteranno i tre volumi “Cronaca della baracche” di Nelida Milani.
Venerdì 10 febbraio alle 9.15 il sindaco Damiano Tommasi, nell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia, darà il via alle celebrazioni ufficiali, che proseguiranno alle 15 al Cimitero monumentale, con la deposizione delle corone di alloro presso il Cippo dedicato alle vittime delle foibe.
In seguito, alle 17, essendo la visita guidata alle iscrizioni istriane e dalmate del Museo Maffeiano già sold out, rimane un’unica opzione: l’incontro alla Biblioteca Civica, organizzato in collaborazione con l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea (IVRR), dal titolo “L’esodo giuliano e le atrocità della guerra”, nel quale verrà letto e commentato il libro “La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe”, dell’esule giuliana Egea Haffner e Gigliola Alvisi.

Massacro delle Foibe in Istria, 1943-1949
Dopo un weekend meno intenso, in cui la 4ª Circoscrizione ha fissato per sabato 11 febbraio, alle 10.30, una cerimonia di commemorazione in piazza Martiri d’Istria, Fiume e Dalmazia (Santa Lucia), lunedì 13 si ripresenta con una duplice possibilità.
Alle 17.30 l’Università di Verona ospita, nel complesso di Santa Marta, una conferenza intitolata “La storia del confine orientale tra nazionalismi e ideologie”, il cui relatore sarà Massimo Bucarelli, docente di Storia delle Relazione internazionali e Storia dell’integrazione europea alla Sapienza di Roma. Scopo del suo intervento ricostruire le vicende del fronte con la Jugoslavia allargando lo sguardo al periodo fascista, considerato un drammatico apice per la questione della semplificazione nazionale tra italiani e slavi del sud.
Alle 20.45 ci si sposta a Ponte Crencano, per un appuntamento cinematografico nel quale ritorna protagonista Egea Haffner. Infatti, nella Sala Polifunzionale della 2° Circoscrizione di Via Quinzano, verrà proiettato il docufilm Egea – La bambina con la valigia, di Mauro Vittorio Quattrina, che narra la storia dell’espatriata originaria di Pola, figura iconica dell’esodo giuliano dalmata per lo scatto che la ritrae, ancora bambina, mentre stringe una valigia su cui campeggia la lapidaria scritta “esule giuliana n° 30001”.
Il programma cittadino si chiude infine con due conferenze: il 23 febbraio, alla Società letteraria, avrà luogo “Giorno del Ricordo, quale futuro?”, tenuta dal presidente dell’associazione Coordinamento Adriatico, Giuseppe De Vergottini; il 25, nella sala conferenze dell’IVRR, il gran finale con l’incontro “Il confine degli altri e le memorie multiple”, in cui interverrà Marta Verginella, storica dell’Università di Lubiana e autrice di diverse ricerche sulla memoria storica degli sloveni in Venezia Giulia.
çe celebrazioni per la giornata del Ricordo usciranno dai confini del Comune di Verona: da segnalare la conferenza del 16 febbraio “Traiettorie, dinamiche e narrazioni dell’esodo giuliano dalmata”, organizzata dall’ANPI di Legnago e Basso Veronese nella sala civica di via Matteotti (Legnago): Enrico Miletto, ricercatore di Storia contemporanea all’Università di Torino e assiduo studioso delle vicende del fronte orientale, sarà il relatore principale.
Gregorio Maroso

Gregorio Maroso è laureato in Filosofia, Editoria e giornalismo all'Università di Verona. Da sempre si interroga sulla vita e spera che indagare e raccontare i suoi aspetti nascosti possa fornirgli le risposte che cerca. gregoriomaroso@gmail.com

Marcello Toffalini
12/02/2023 at 18:50
Un tema questo, quello dell’esodo giuliano-dalmata (largamente trascurato dalla TV italiana o sfruttato per fini di parte), che andrebbe riproposto più volte nel corso dell’anno e non limitato magari alla “giornata del ricordo”. Un grazie personale a Verona-In ed a Maroso per avercelo ricordato.
Dino Poli
10/02/2023 at 23:50
per ricordare le stragi istriane e l’esodo mi è parso molto interessante e commovente il filmato di venerdì 10 su RAI3 intitolato “Io ricordo”, con un’analisi abbastanza dettagliata delle stragi e dei casi di deportazioni dei vari esuli, con isolamento anche feroce nei vari luoghi di soggiorno, ma soprattutto con l’indicazione finale molto positiva dei vari luoghi di ripresa di italianità in Istria, a Capodistria e Rovigno, a Fiume, a Zara, in Dalmazia