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Da Roma arriva l’ok del CIPESS alla variante del filobus

Dopo l’intoppo dello scorso dicembre, con l’accesso al finanziamento statale il progetto è a una svolta. Giuseppe Mazza (AMT3): «Inizio lavori subito dopo Vinitaly, la fine ad inizio 2026»

Filobus
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Mercoledì 8 febbraio il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) ha approvato  il progetto di variante per il filobus di Verona. Può dunque partire la fase operativa con gli adempimenti amministrativi e l’avvio dei cantieri che dovrebbero iniziare dopo il Vinitaly, il primo intervento sarà in via Città di Nimes.

«Per portare a compimento la nuova infrastruttura sono necessari cantieri impegnativi – dichiara il sindaco Damiano Tommasi –, perciò ci appelliamo alla pazienza di cittadine e cittadini. Il loro atteggiamento sarà importante, dal canto nostro ci impegneremo a rendere il tutto il più celere possibile”.

«Il filobus ci permetterà di utilizzare meglio i parcheggi scambiatori legati all’opera, già finanziati, e quelli esistenti come il park della Genovesa – commenta l’assessore alla  Mobilità Tommaso Ferrari –. L’idea è di creare un’area sempre più vasta a bassa intensità di traffico, che sia collegata attraverso mezzi pubblici e percorsi ciclopedonali».

«L’intoppo che si era creato a dicembre scorso era solamente dovuto a problemi burocratici che oggi si sono risolti – spiega il presidente Amt3 Giuseppe Mazza –. Ora con questo provvedimento possiamo procedere con la tabella di marcia che vedrà la conclusione dei lavori all’inizio dell’anno 2026. Infatti questa approvazione ci consente di poter accedere al finanziamento della quota parte (40%) dell’importo dei lavori a carico del comune di Verona».

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1 Comment

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  1. Giuseppe Braga

    09/02/2023 at 18:10

    I ponti sull’Adige, ed in particolare quelli destinati a sopportare il passaggio delle vetture del tram sono stati progettati oltre un secolo fa e ricostruiti dopo gli anni 1945 1955, tenuto conto del traffico veicolare di quei tempi. Se durante il transito dei tram si incrociassero sui ponti due mezzi con destinazioni opposte e con un carico di passeggeri al completo, uniti al normale traffico automobilistico, si verificherebbe sui ponti un carico superiore a 150 tonnellate di peso. Spero che questo problema, cioè l’incidenza del peso in rapporto alla capacità della portata dei ponti, sia stato tenuto in considerazione.

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