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Il Consiglio comunale cancella le mozioni omofobe del 1994

La Mozione 336 respingeva il contenuto della risoluzione del Parlamento europeo e impegnava Palazzo Barbieri a “non deliberare provvedimenti che tendano a parificare i diritti delle coppie omosessuali a quelli delle famiglie naturali

18 luglio 2020, Gay pride, piazza Bra, Verona
18 luglio 2020, Gay pride, piazza Bra, Verona

Con 21 voti favorevoli ed 1 astenuto venerdì 17 novembre il Consiglio comunale di Verona ha approvato l’ordine del giorno per la revoca delle mozioni 336, 383 e 393 approvate tra aprile e luglio di venticinque anni fa. L’astenuto è il consigliere di Verona Domani Paolo Rossi, unico rappresentante dei gruppi di minoranza presenti in aula al momento della discussione e voto. Il documento, prima firmataria la consigliera In Comune per Verona Jessica Veronica Cugini, è stato sottoscritto dai capigruppo di maggiorazione di PD, Lista Tommasi Sindaco, Verona in Comune e Traguardi.

L’8 febbraio 1994 il Parlamento europeo approvava la Risoluzione A3-0028/94, tramite la quale si richiedeva agli Stati membri, nonché alle istituzioni, di adottare provvedimenti per porre fine ad ogni tipo di discriminazione contro lesbiche e omosessuali, e a ogni disparità di trattamento in temi quali previdenza sociale, adozione e successione.

Pochi mesi dopo il Consiglio comunale di Verona adottò la Mozione 336 con la quale veniva respinto il contenuto della risoluzione del Parlamento europeo, impegnandosi a “non deliberare provvedimenti che tendano a parificare i diritti delle coppie omosessuali a quelli delle famiglie “naturali” costituite da un uomo e una donna”.

La Legge 76 del 20 maggio 2016, meglio nota come Legge Cirinnà, stabilisce invece che “all’interno di leggi, regolamenti e atti amministrativi” ed ovunque ricorrano le parole “coniuge” oppure “coniugi”, ovvero termini equivalenti, le disposizioni relative si applicano anche ai contraenti di unione civile, dunque anche alle unioni tra persone dello stesso sesso. (G.M.)

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È diventato giornalista nel 1988 dopo aver lavorato come operatore in una comunità terapeutica del CeIS (Centro Italiano di Solidarietà). Corrispondente da Negrar del giornale l'Arena, nel 1984 viene assunto a Verona Fedele come redattore. Nel 1997, dopo un periodo di formazione in editoria elettronica alla Scuola grafica salesiana, inizia l'attività in proprio con uno Studio editoriale. Nel 2003 dà vita al giornale Verona In e nel 2017 al magazine Opera Arena Magazine. Dal 2008 conduce il corso "Come si fa un giornale" in alcuni istituti della Scuola media superiore di Verona. giorgio.montolli@inwind.it

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