C’è troppa gente non all’altezza nei posti di responsabilità e tra i decisori politici. Ignoranza e incompetenza che si accompagnano all’arroganza, che è sempre una brutta miscela. Persone capaci, attente più ai contenuti che all’immagine, vengono private del loro ruolo di “maestri” lanciando un pessimo segnale alle nuove generazioni.
La cultura è sempre meno valutata, viene piuttosto spettacolarizzata, ridotta a commercio, impoverita dei suoi significati e del compito educativo. Lo stesso si può dire per la natura. Tutto questo ha un riflesso importante, prima sui comportamenti e poi sulle abitudini delle persone, tanto da non renderci conto che piano piano ci troviamo a vivere in una società sempre più vulnerabile.
Non è vero che siamo tutti uguali, lo siamo sul piano dei diritti e dei doveri e di fronte a Dio, per chi ha una fede. Non sempre il centro del mondo ci appartiene e la libertà di scegliere chi può rappresentarci non è solo ammettere la nostra inadeguatezza ma soprattutto garantirci un futuro. (D.D.)