Oggi il mio discorso non sarà di circostanza ma riguarderà due temi fondamentali per la vita del Paese: le case e i parchi giochi. Sono problemi che toccano in modo diretto – a volte drammatico – i cittadini e le cittadine, dai piccoli agli adulti e anziani. Lo faccio perché in questa sede non vengono mai affrontati, e addirittura se ne è ignorata l’esistenza.
Le case. Nel nostro Paese si considerano i muri, le superfici, perfino il colore delle case ma non ci si occupa di ciò che sta al loro interno. Se guardiamo cosa c’è dentro, troviamo che in molte c’è solitudine, in tante malattia, disabilità, in alcune perfino violenza. E poi la povertà.
Immaginate poi che i problemi si combinano: solitudine e malattia, malattia e povertà, disabilità e solitudine e così la vita diventa molto difficile e dolorosa. Allora io chiedo che siano adottate urgentemente le misure necessarie per aiutare chi si trova in queste situazioni.
Solitudine. Che vengano rafforzati i servizi sociali domiciliari, in team formati e coordinati. Che frequentemente un operatore bussi alla porta di chi è solo e ha difficoltà per un saluto, l’accertamento di buona salute, una parola di incoraggiamento con empatia e vicinanza.
Malattia. Che sia esteso e reso efficiente il servizio sanitario domiciliare, dalla prevenzione alla cura. Che vengano garantiti i controlli periodici anche con l’intervento domiciliare di specialisti.
Disabilità. Che ci si faccia carico della persona disabile e intervenga il personale di aiuto e di cura, dalla fisioterapia domiciliare alle prestazioni sanitarie, alle mansioni della vita domestica. Che nessuna nuova casa abbia barriere, che si rimuovano dove ci sono.
Violenza. Che si presti molta attenzione a segnali che possano essere collegati a forme di violenza verso minori e donne. Non sottovalutare situazioni grigie e attivare centri di ascolto e presa in carico da parte dei servizi.
Povertà. Affrontarla con lavoro e giustizia sociale, garantendo redditi adeguati, lottando contro lo sfruttamento, costruendo percorsi lavorativi e professionali. Mettere in campo forme di aiuto dove la povertà è acuta.
Parchi giochi. Realizzare parchi giochi come centri aperti di educazione alla socialità impiegando personale educativo, insegnanti, artigiani e artisti. Per attivare laboratori, gioco libero, condivisione di progetti. Insegnare pratiche di cooperazione e di gestione e superamento dei conflitti. Per la costruzione di contesti di vita gioiosa e felice. Per inclusione, aiuto a chi si trova in difficoltà, a chi dopo l’uscita da scuola si trova solo. Accogliere, ascoltare, accompagnare, aiutare.
Aprite la Costituzione: tutto ciò vi è presente. Vi chiedo quindi di assumere gli impegni che ho elencato, di aiutare il nostro Paese a crescere umano, giusto e felice. Questo vi chiedo e questo controllerò nei prossimi sette anni. Per me controllare è un dovere, per voi il dovere è risolvere i problemi.
P.P.
Marcello Toffalini
12/02/2022 at 15:50
Ma lei, signor P.P., è semplicemente “umano”. Troppa grazia per i nostri 3 arditi, a Verona. Non ci resta che sperare in Tommasi. Qualcosa credo potrà fare. E tanti auguri.