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Il mio nome è Imperatrice, la tragica vicenda di Federico della Scala

SANTUARIO DI SANTA MARIA VALVERDE. Reading-concerto con Margherita Sciarretta voce narrante; Sbibu percussioni; Guillermo Gonzales voci; con la partecipazione di Lara Pavanetto (storica).

Margherita Sciarretta - Il mio nome è Imperatrice 1
Margherita Sciarretta

Venerdì 16 luglio 2021 dalle 19:30 alle 23:00 al Santuario di Santa Maria Valverde a Marano di Valpolicella si terrà Il mio nome è Imperatrice, la tragica vicenda di Federico della Scala reading-concerto con Margherita Sciarretta voce narrante, Sbibu alle percussioni, Guillermo Gonzales voci e con la partecipazione della storica Lara Pavanetto. Il tutto avrà inizio con una visita guidata al tempio di Minerva; il ritrovo è a Santa Maria alle 19:30. Orario inizio spettacolo 20:30. La partecipazione all’evento Il mio nome è Imperatrice è libera e gratuita sia allo spettacolo che al tempio. Al termine rinfresco offerto dalla Pro loco.

Durante la Signoria Scaligera la Valpolicella fu costituita in feudo e Federico della Scala cugino di Cangrande, signore di Verona, assunse il titolo di conte della Valpolicella l’11 febbraio 1311 per volere dell’Imperatore Enrico VII. Federico governava il suo feudo della Valpolicella dal castello di Marano. Nell’estate del 1325 Cangrande si ammalò gravemente tanto che da molti fu considerato ormai in fin di vita. Secondo le cronache del tempo a noi giunte Federico della Scala tentò un colpo di stato per togliere il governo di Verona ai nipoti del Principe, ed eredi designati, Mastino II e Alberto II. La congiura di palazzo fu scoperta e soffocata nel sangue passando a fil di spada servitori e complici. Cangrande, ripresosi, condannò Federico all’esilio perpetuo da Verona confiscando tutti i suoi beni.

Santuario di Santa Maria Valverde - Marano di Valpolicella

Santuario di Santa Maria Valverde – Marano di Valpolicella

A Federico non rimase che riparare presso l’Imperatore Ludovico di Baviera e poi a Trento, dove morì nel 1349 dopo aver tentato per tutta la vita di riprendere i suoi beni e ritornare a Verona. Il castello di Marano fu abbattuto e non risorse più, e ancora oggi le sue rovine si possono vedere nella parte a occidente del monte Castellon.

Ma davvero Federico tentò di rovesciare Cangrande della Scala? Fu lui la longa manus dell’Imperatore Ludovico il Bavaro che poi impedì nel 1326 a Cangrande, nel momento della sua maggiore potenza economica e militare, di unificare sotto di sé le Signorie di Milano e di Verona, un fatto che avrebbe potuto cambiare per sempre la storia d’Italia? Quale mistero nasconde la tragica vicenda di Federico della Scala e la distruzione del castello di Marano? Quali trame e quali intrighi di potere si dipanarono in quella torbida estate del 1325?

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