«Pedonalizzare le vie cittadine per l’estate potrebbe essere un’idea percorribile, ma non si deve trasformare in una prova di chiusura perenne». Questo il pensiero di Bepino Olivieri – responsabile del centro storico di Confcommercio – incalzato sulla proposta del movimento civico Traguardi relativa alla liberazione temporanea ed alternata di alcune strade della città dal traffico automobilistico, per favorire l’espansione dei plateatici degli esercenti.
«Una pedonalizzazione definitiva distruggerebbe il centro: favorirebbe il pubblico turistico, ma non quello locale che, come hanno dimostrato le chiusure al traffico degli ultimi 30 anni, predilige le zone limitrofe alla ZTL – continua Olivieri –. E poi, durante l’inverno, chi parcheggerebbe lontano per raggiungere un locale a piedi?».
Quella di Traguardi – al momento – è solo una bozza in via di definizione, ma il suo capogruppo Tommaso Ferrari si sta adoperando per renderla concreta al più presto. «Entro il 10 maggio conto di depositare una mozione per la pedonalizzazione temporanea» afferma il consigliere del movimento civico. «Spero che l’amministrazione la faccia propria istituendo una commissione che si occupi della messa a punto di quest’esperimento».

Tommaso Ferrari
Il provvedimento però non verrà calato dall’alto dopo essere stato formulato nella stanza dei bottoni. Ferrari ritiene infatti prioritario coinvolgere la comunità che vive e lavora nelle zone soggette alla potenziale chiusura, in modo da alternare i flussi automobilistici in maniera equa e coordinata con le restrizioni della ZTL. «Che senso ha pedonalizzare una strada della ZTL mantenendo aperta la ZTL stessa? Si ottiene solo di deviare il traffico altrove, favorendo alcuni e penalizzando altri» evidenzia il capogruppo di Traguardi.
Il riferimento è al recente caso di via Ponte Pietra: la sua ipotetica pedonalizzazione isolata ha suscitato diversi malumori tra i cittadini e, nonostante il sindaco Federico Sboarina abbia rassicurato sul fatto che questo sia solo un caso paradigmatico tra le eventualità al vaglio del Comune, secondo Ferrari rimane un esempio concettualmente valido. «Nei prossimi mesi la gente si sentirà più sicura a stare all’aperto: dobbiamo cogliere l’occasione per ripensare il modo di vivere del centro storico, adottando soluzioni integrate e non interventi a macchia di leopardo» conclude il consigliere comunale.
Gregorio Maroso

Gregorio Maroso è laureato in Filosofia, Editoria e giornalismo all'Università di Verona. Da sempre si interroga sulla vita e spera che indagare e raccontare i suoi aspetti nascosti possa fornirgli le risposte che cerca. gregoriomaroso@gmail.com

Marcello Toffalini
08/05/2021 at 16:25
Sulla chiusura temporanea del Centro storico vedremo quale sarà la proposta di Traguardi. Per ora, cioè nel periodo dell’emergenza sanitaria, Confcommercio sembra accettarla, purché non si trasformi in una chiusura perenne. Ma il problema della salvaguardia dei Centri storici andrebbe risolto senza limitazioni di tempo, o per favorire i “plateatici”! C’entra qualcosa l’esperienza di Ferrara? I mezzi pubblici di trasporto non verrebbero coinvolti? E i Centri periferici e i Parchi li abbandoniamo?