Inizia lunedì 4 gennaio alle 20,45 sulla piattaforma Zoom il primo dei nove appuntamenti della rassegna “Mafia in nove atti” dal titolo “Mafia a Casa Nostra”. L’iniziativa è promossa da ELSA Verona (sezione locale dell’associazione europea degli studenti di giurisprudenza) e dall’associazione Falcone e Borsellino.
Nove appuntamenti per affrontare il tema della lotta alla mafia attraverso arte, letteratura ed esperienze reali. Tra gli ospiti il magistrato Nicola Gratteri, lo scrittore e giornalista Antonio Nicaso, l’ex Ispettore Capo della Polizia sopravvissuto alla strage di Capaci Angelo Corbo e il fratello del giudice Paolo Borsellino, Salvatore Borsellino.
Ognuna delle nove serate offrirà uno spettacolo teatrale online gratuito curato da una compagnia di attori professionisti, la presentazione di un libro in materia di mafia attraverso una discussione con l’autore e un’intervista ai maggiori esponenti dell’antimafia in Italia. Moderatori degli eventi sono i docenti dell’Università di Verona Lorenzo Picotti e Roberto Flor.
Durante il primo appuntamento, “Mafia a Casa Nostra”, sarà presentata l’evoluzione delle organizzazioni mafiose in Veneto, dalla Mala del Brenta di Felice Maniero degli anni ’70 alle più recenti vicende giudiziarie che hanno portato a decine di arresti nella nostra Regione. Dopo lo spettacolo Malabrenta di Teatro Bresci, interverranno il Colonnello Carlo Pieroni, vicecomandante regionale dei Carabinieri in Veneto, e lo scrittore e giornalista Danilo Guerretta. L’evento gode del patrocinio del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona.
«Cresciamo con il mito degli Italiani brava gente. Possiamo credere a quello dei veneti brava gente?» è il commento della presidente di ELSA Verona Lucrezia Bolla. «Cercheremo di comprendere la reale portata delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, con lo sguardo limpido e curioso degli studenti, e la competenza e la conoscenza di accademici, rappresentanti delle istituzioni, professionisti. Un sentito ringraziamento va a tutti gli ospiti, agli eccellenti moderatori e alle associazioni che hanno sostenuto l’evento».
L’iniziativa parte a ridosso delle recenti polemiche seguite alla decisione del Consiglio comunale di Verona di revocare la cittadinanza onoraria allo scrittore antimafia Roberto Saviano ma anche in un clima di crescente allarme che preoccupa le istituzioni cittadine, la prefettura e le categorie economiche, queste ultime particolarmente esposte alla criminalità organizzata. Tra le iniziative messe in campo a Verona nel 2020 per il contrasto al fenomeno mafioso la Consulta della legalità.


Umberto Fracca
03/01/2021 at 21:01
forse la lotizzazione concessa in esclusiva nell’ex caserma Passalacqua fu certamente un pessimo intervento autorizzato da una amministrazione miope insensibile e incapace che ha determinato la rovina disastrosa non so del “campus universitario” ma di “Veronetta” e dell’intera citta’