Dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco riceviamo e pubblichiamo.
Con questa amministrazione Verona si proietta nel futuro per inerzia, sospinta dal normale trascorrere del tempo, più che grazie al piano contro il consumo del suolo. Tale strumento nella Variante 29 in via di preparazione viene declinato con i soliti cambi di destinazione d’uso, ormai ridondanti e socialmente inutili: commerciale, direzionale, turistico-alberghiero.
Realmente innovativo sarebbe un piano per Verona Sud capace di affrontare il problema dell’inquinamento e del traffico, ma agli abitanti di questa parte della città l’amministrazione continua a vendere solo e soltanto il ribaltamento, o sdoppiamento, del casello autostradale, il quale non cambierà nulla delle storiche criticità dei quartieri Sud.
Verona si avvia inoltre al futuro portandosi appresso una quantità enorme di suolo da cementificare, discendente dal Piano di assetto del territorio (Pat) sovradimensionato e taroccato delle procedenti amministrazioni Tosi – Giacino, di cui peraltro faceva parte anche l’attuale Sindaco.
Una amministrazione che voglia affrontare il futuro con slancio e non per inerzia, prenderebbe atto che la città negli ultimi dieci anni non è cresciuta nella maniera prevista dal Pat del 2007. Inoltre correggerebbe gli errori inseriti nel Piano che hanno portato a gonfiare artificialmente la quota delle aree cementificabili. Infine prenderebbe atto che non ha alcun senso insistere nel costruire alberghi e ostelli quando la domanda ricettiva non è sufficiente nemmeno per quelli esistenti.
Tosi è passato alla storia per essere il Sindaco dei centri commerciali, Sboarina e Segala impersoneranno l’amministrazione degli alberghi. Non certo per distinguersi, ma molto semplicemente perché questa attualmente è la tendenza in voga nel mercato immobiliare, con tanti saluti ai bisogni dei cittadini.
Michele Bertucco
Consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune

