Scende in maniera importante il numero degli incidenti stradali registrati a Verona nel corso del 2019. Questo conferma il trend positivo degli ultimi anni e un miglioramento complessivo della sicurezza stradale cittadina. Un risultato frutto del lavoro svolto dall’Amministrazione comunale attraverso la Polizia locale con un massiccio incremento dei controlli su strada, il miglioramento della segnaletica stradale e il potenziamento delle attività di formazione sul viaggiare sicuri rivolte in particolare ai più giovani. La distrazione alla guida resta infatti una delle principali cause di incidente, spesso dovute all’uso di cellulare o altri apparecchi; così come la guida sotto l’effetto di droga o alcol.
Sono stati 1.586 gli incidenti stradali rilevati dalla Polizia locale, 365 dei quali con soli danni a cose e 1.221 con lesioni più e meno gravi, compresi 14 mortali.
Dai dati elaborati dal Nucleo Infortunistica Stradale emerge una diminuzione del numero dei rilievi rispetto ai 1.705 incidenti del 2018 (-119) ed un aumento del numero di vittime, passato da 10 a 14. Si tratta di tre pedoni, tre ciclisti, tre motociclisti, uno scooterista e quattro automobilisti, uno dei quali investito mentre si trovava fuori dall’auto per un’avaria.
Un ciclista di vent’anni la vittima più giovane e un automobilista di 96 quella più anziana. Nessuna vittima al di sotto dei 18 anni. Un ciclo virtuoso che, fortunatamente, prosegue per il quarto anno. Sono 1.475 le persone rimaste ferite, 36 delle quali in modo grave (43 nel 2018).
Tre i decessi avvenuti in piena notte ai quali se ne aggiungono altri due per sinistri accaduti poco prima delle 7; nel 2018 solo un incidente era avvenuto in orario notturno.
Sono 6 gli incidenti stradali effettuati alla guida di monopattino elettrico, tutti con feriti. Autorizzato a circolare in una parte del territorio cittadino in via sperimentale a partire dal 22 settembre 2019, il monopattino elettrico è stato successivamente equiparato a veicolo ordinario per la mobilità assimilato alle biciclette. Il primo incidente si è verificato il 29 settembre in piazza Renato Simoni ed a questo ne sono seguiti altri, tutti in pieno centro. I più coinvolti i giovani, con un’età che va dai 17 ai 28 anni.
Le strade con il più altro numero di sinistri sono Corso Milano è la più pericolosa con 41. Via Mameli ne conta 34. Via Unita D’Italia 30. Via Colombo 28. Viale del Lavoro 25. Viale Galliano 22. Via Tombetta 22. Via Albere 22. Tangenziale sud 21. Stradone Santa Lucia 20.
Per quanto riguarda le violazioni accertate sono 2032, di cui il numero maggiore è dato dalle mancate precedenze, che ammontano a 587, dalla perdita di controllo veicolo e velocità inadeguata pari a 438, stato di alterazione provocato dal alcol 130, revisione scaduta 68, segnale di stop 86 e dare precedenza 110.
In Tangenziale Nord in data 12 ottobre del 2019 è stato posizionato un autovelox con lo scopo di diminuire il grande numero di sinistri registrati in una delle più trafficate arterie della città. Grazie all’intervento si è passati dai 31 incidenti del 2014, con un picco di 38 nel 2017, ai soli 15 del 2019.
Con il nuovo anno, a inizio 2021, dopo la sperimentazione in atto in queste settimane, la Polizia locale sarà dotata di un innovativo dispositivo per la rilevazione digitale del sinistro. Una nuova tecnologia che consente la ricostruzione di un modello tridimensionale dei veicoli, dei danni e delle tracce, con possibilità di eseguire le misurazioni anche direttamente a computer. In questo modo, oltre alla maggiore precisione nei rilievi, la Polizia locale punta a fornire materiale più dettagliato, anche ai consulenti, ed a ripristinare più velocemente le condizioni di normalità della circolazione.
I dati sono stati illustrati questa mattina, in streaming, dal sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore alla Polizia locale Marco Padovani. Presenti il Comandante della Polizia locale Luigi Altamura e il responsabile dell’Infortunistica stradale Michele Nespoli, curatore del report.


Francesco Premi
04/12/2020 at 09:44
Il calo è un’ottima notizia, anche se personalmente lo ritengo un bilancio ancora troppo pesante. Sarebbe da accertare se tale calo è dovuto – come sarebbe auspicabile – ad una maggiore attenzione e rispetto di tutti noi del Codice della Strada e degli altri utilizzatori delle strade veronesi, o ad un periodo primaverile in cui in pochissimi si poteva circolare. Se i dati presentati dal Comune fossero strutturati anche per comparazioni mensili potremmo trovare un indizio in questo senso.
Maurizio Danzi
02/12/2020 at 23:58
Mah , ho come l’impressione che il Covid , abbia drogato tutte le statistiche.