“Esci dalla violenza, chiama” è il titolo di questa giornata internazionale. Sul manifesto: un telefono, una donna tra le mura domestiche, il buio della tenda scura e poi la luce. Un invito a non aver paura.
Questa mattina, il programma delle iniziative è stato presentato dall’assessore alle Pari opportunità Francesca Briani insieme a Anna Maria Sanson, presidente della Consulta delle Associazioni Femminili, una ventina di realtà che operano sul territorio in sinergia con l’Amministrazione comunale e provinciale.
«Sappiamo che denunciare non è semplice − ha detto Briani − ma non ci stancheremo mai di ripetere che a Verona nessuna donna viene lasciata sola. E le segnalazioni possono arrivare anche dai vicini di casa o dai familiari. Ci sono servizi pubblici e privati pronti a sostenere ogni caso, con le sue difficoltà e complessità, anche in questo periodo di emergenza. Abbiamo strutture adeguate e protette, anche per le madri con figli. Una rete importante che si è rinsaldata con l’ultimo protocollo sottoscritto in Prefettura, un documento che ha messo in connessione tutti i Comuni scaligeri affinché ci sia un dialogo costante e serrato su questa tematica».
Tra gli eventi che si terranno online nell’arco del prossimo mese: “Vite straordinarie. Uomini che narrano le donne” dell’Ordine degli Avvocati, il meeting telematico “Il potere della conoscenza e della resilienza finanziaria’, con Annamaria Lusardi, docente di Economics and Accountancy, presso la George Washington University e direttore Accademico del Global Financial Literacy Excellence Center. E ancora, workshop interattivo “Quando #iorestoacasa non è rassicurante: l’impatto del Covid-19 sulla violenza domestica e possibili vie d’uscita”, promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata. E la staffetta “We Run Libere di correre, Virtual Race”, durante la quale ognuno sarà invitato a camminare ovunque si trovi. Si parlerà poi di cyber-sicurezza, di scuola e amore, di violenza di genere, di aspetti psico-giuridici, criminologici e sanitari.
Il 25 novembre, sui canali dell’Università di Verona, verrà inaugurata la mostra “STOP/Campagna contro l’uso di un linguaggio violento e sessista”, a cura di Olivia Guaraldo, docente di Filosofia Politica. In tutte le farmacie verrà distribuito materiale informativo. Dal 18 novembre al 2 dicembre, infine, su Facebook verrà veicolata la mostra “Non chiamatelo raptus”, con i volti e le tracce della violenza. L’iniziativa è di A.N.T.E.A.S.
Tutte le informazioni e i numeri di telefono per i servizi sono disponibili sul sito www.comune.verona.it.
Hanno collaborato al calendario eventi Università di Verona, Azienda Ospedaliera, Ulss 9, Rete “scuola e Territorio: educare insieme” con AIAF, Consulta delle Associazioni Femminili, FIDAPA, Soroptimist club di Verona, Telefono Rosa, Circolo della Rosa, Ve.G.A., Anteas, EWMD Verona, VPWN Teatro Scientifico-Teatro Laboratorio, DIMA e Urbs Picta, Woman Triathlon Italia, Angels in run, Ordine degli Avvocati e Federfarma.