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Interviste

Gigi Proietti, maestro della risata, nel ricordo di Enzo Rapisarda

INTERVISTA – L’attore, regista e drammaturgo catanese aveva conosciuto il Maestro agli inizi degli anni Novanta

gigi proietti - verona
Gigi Proietti

INTERVISTA – Roma ha appena dato l’ultimo saluto a Gigi Proietti, mancato lo scorso 2 novembre, e lo ha fatto con una commozione contenuta, quasi per non dispiacere ad un maestro del sorriso e della risata. «Credo che Gigi Proietti sarebbe stato d’accordo con me quando ripeto che Chi ride vince sempre», afferma il direttore artistico della Nuova Compagnia Teatrale Enzo Rapisarda.

«Lo conobbi – racconta l’attore catanese, da una vita a Verona – agli inizi degli anni Novanta quando stavo preparando Albertone Show, lo spettacolo su Alberto Sordi paroliere di canzoni all’Arena. E posso affermare che Proietti è stato un grande artista perché era un uomo semplice. Nell’umiltà alberga la pazienza dell’osservatore e Proietti osservava e riportava in scena la vita reale attraverso una mimica straordinaria ed una voce unica che ci ha fatto amare personaggi cinematografici indimenticabili. E poi la sua risata… credo che riuscisse a ridere anche in sogno. Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Ecco, questo suo aforisma sulla risata – che lo legava a Sordi – descrive benissimo la sua personalità».

– Ecco, Alberto Sordi. Quali son, al di là di questo tratto comune – la risata – le differenze tra Proietti e Sordi?
Rapisarda. «Per me sono tante le differenze tra i due perché di generazioni diverse e tra queste una guerra con tutta la sua devastazione; una virtù li ha accomunati: entrambi sono rimasti bambini gioiosi fino alla fine. Allievo di Arnoldo Foà, Proietti si è misurato sul palco facendo tanta gavetta. Attore, autore, cantante, doppiatore, regista. Un grande artista italiano. Non si può dire che Proietti fosse la “maschera” romana. Adoravo quando recitava in grammelot e quando con la stessa tecnica ripercorreva l’Italia attraverso i dialetti. Universale le capacità che aveva nel saper passare dal genere comico al drammatico, ma quanto studio dietro l’enorme talento. I giovani attori dovrebbero tenere a mente i sacrifici e i continui studi affrontati da questi Maestri del palcoscenico».

Gigi Proietti - Enzo Rapisarda

Gigi Proietti – Enzo Rapisarda

– Quindi Gigi Proietti artista italiano e non della sola Roma?
Rapisarda. «Sui social hanno scritto: “Oggi è morta Roma, ciao Gigi”. Non sono d’accordo. Proietti è e sarà per sempre nel cuore di tutti. Come ha scritto sua figlia Carlotta: “Il dolore è forte, ma sappiamo che non è solo nostro, questo lutto è di tutti. Papà ha vissuto per il suo pubblico”».

– Pubblico che non ha potuto tributargli l’ultimo applauso…
Rapisarda. «Mi spiace che a causa delle restrizioni dovute a questo maledetto Covid-19 Gigi Proietti non abbia potuto avere i funerali che avrebbe meritato: folle immense, lunghissimi applausi, come fu per Totò e per Sordi».

– Proietti, Sordi, Totò, Troisi: nulla ha unito tanto l’Italia quanto i loro sorrisi. Ma in questo momento c’è veramente poco da sorridere…
Rapisarda. «Chissà quanto ha sofferto Gigi vedendo come la cultura, i teatri, l’arte sono stati isolati, quasi banditi dal nostro Paese. E pensare che neanche durante la Seconda guerra mondiale i teatri si fermarono…. Chi non ha conosciuto bene Gigi Proietti dovrebbe godere delle sue straordinarie performance ricordandosi che spesso gli Artisti (quelli veri) tra una battuta e l’altra, tra una maschera e l’altra ci rivelano delle verità che dovremmo iniettarci nelle vene per far scorrere in noi il buon senso».

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– Di fronte a questa situazione, cosa potrebbe dire ora Gigi Proietti?
Rapisarda. «Adesso? Chi non sa ride, mi insospettisce! Ed io la penso come il grande Maestro».

Antonio Mazzei

Written By

Antonio Mazzei è nato a Taranto il 27 marzo 1961. Laureato in Storia e in Scienze Politiche, giornalista pubblicista è autore di numerose pubblicazioni sul tema della sicurezza. antonio.mazzei@interno.it

1 Comment

1 Comment

  1. Giulio Andreetta

    11/11/2020 at 16:18

    Bella testimonianza! Abbiamo bisogno di una nuova generazione di attori che guardi all’esempio di questi maestri immortali che hanno dato lustro all’Italia e al mondo. Gigi Proietti è il simbolo di un attore che ha conquistato la popolarità grazie a un duro lavoro, un attento studio, e una grande umiltà. Immenso talento della comicità, era però attore versatile in grado di impersonare qualsiasi carattere: sul palco effondeva tutto il suo genio cercando di immedesimarsi nel personaggio che interpretava in modo estremamente realistico. Veramente uno dei più grandi e luminosi talenti teatrali nel panorama nazionale e internazionale.

    Giulio Andreetta

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