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Editoriale

Tutti i nomi dei consiglieri contrari alla mozione antiallagamenti

Si chiedeva di indagare le criticità, favorire incontri tra cittadini e assessori, promuovere un piano di adeguamento della rete fognaria.

Allagamento a Santo Stefano, Verona
Allagamento a Santo Stefano, Verona

O si va nella direzione del buonsenso e della collaborazione o i veronesi cominceranno a farsi l’idea che in Comune certi provvedimenti non vengono presi solamente perché non rispondono a certe logiche di potere, a danno degli stessi cittadini che si avrebbe la pretesa di amministrare dopo aver ricevuto la loro fiducia tramite il voto.

Il 18 ottobre Verona In ha pubblicato un articolo dell’architetto paesaggista Alberto Ballestriero, collaboratore del nostro giornale, dove in modo molto lineare veniva spiegato quali sono le semplici ragioni per cui, a seguito di un violento nubifragio, alcune zone di Verona si allagano, con gravi danni materiali per opere pubbliche, proprietà private e attività economiche.

Secondo Ballestriero, la grande quantità di acqua che a seguito di un violento nubifragio si riversa sulle colline a ridosso della città, procede poi violentemente a valle provocando allagamenti per 3 principali motivi: 1. la pendenza che aumenta in modo repentino la velocità dell’acqua; 2. il trascinamento di terriccio, foglie e ramaglie che provoca ostruzioni lungo il naturale percorso dell’acqua; 3. le recenti trasformazioni delle aree agricole collinari che hanno visto il diffondersi in modo incontrollato le monocolture, come quella della vite, con sistemi colturali che spesso favoriscono l’erosione dei terreni.

Fin qui l’esperto, che attraverso un articolo di giornale, corredato di immagini esemplificative, cerca di sensibilizzare opinione pubblica e amministratori affinché sul problema ci sia consapevolezza e si provveda con interventi mirati per cercare di risolverlo. È ovvio pensare che a monte degli interventi sia necessario provvedere con una mappatura delle criticità, in modo da individuare i problemi, formulare un progetto di intervento e destinare i fondi necessari per attuarlo.

Tommaso Ferrari

Tommaso Ferrari

Sullo stesso argomento il 14 luglio 2020 il consigliere di Traguardi Tommaso Ferrari ha presentato la mozione 1557 avente per oggetto “Allagamenti a Veronetta” dove si chiedeva al Sindaco e alla giunta di indagare le criticità esistenti, di favorire incontri tra i cittadini, gli assessori competenti, Acque Veronesi e di promuovere un piano di adeguamento della rete fognaria.

Discussa in Consiglio comunale lo scorso 22 ottobre 2020, la mozione è stata bocciata (seguendo il link trovate le motivazioni) dalla maggioranza con 8 voti favorevoli, 15 contrari e 6 astenuti. I favorevoli: Federico Benini, Michele Bertucco, Tommaso Ferrari, Alessandro Gennari, Elisa La Paglia, Carla Padovani, Flavio Tosi, Marco Zandomeneghi. I contrari: Andrea Bacciga, Stefano Bianchini, Mauro Bonato, Paola Bressan, Matteo De Marzi, Daniela Drudi, Leonardo Ferrari, Thomas Laperna, Ciro Maschio, Massimo Paci, Daniele Perbellini, Paolo Rossi, Federico Sboarina, Roberto Simeoni, Alberto Zelger. Gli astenuti: Maria Fiore Adami, Laura Bocchi, Vito Comencini, Anna Grassi, Gianmarco Padovani, Andrea Velardi. Non partecipano alla votazione: Patrizia Bisinella, Anna Leso, Paolo Meloni, Rosario Russo, Nicolò Sesso, Stefano Vallani, Marta Vanzetto.  Assenti: Alberto Bozza.

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Le cronache dei giornali quasi sempre riportano solo l’esito del voto in Consiglio comunale ma non sarebbe male riprendere l’abitudine di pubblicare anche i nomi dei votanti (che però non si trovano nelle veline dell’Ufficio stampa del Comune, come mai?), in modo che i consiglieri, gli assessori e anche il sindaco possano rispondere personalmente agli elettori, gli stessi che poi si trovano con le cantine allagate e le attività economiche paralizzate.

Giorgio Montolli

Written By

È diventato giornalista nel 1988 dopo aver lavorato come operatore in una comunità terapeutica del CeIS (Centro Italiano di Solidarietà). Corrispondente da Negrar del giornale l'Arena, nel 1984 viene assunto a Verona Fedele come redattore. Nel 1997, dopo un periodo di formazione in editoria elettronica alla Scuola grafica salesiana, inizia l'attività in proprio con uno Studio editoriale. Nel 2003 dà vita al giornale Verona In e nel 2017 al magazine Opera Arena Magazine. Dal 2008 conduce il corso "Come si fa un giornale" in alcuni istituti della Scuola media superiore di Verona. giorgio.montolli@inwind.it

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