La rassegna internazionale Schermi d’Amore torna sul palcoscenico del Teatro Ristori di Verona, là dove si era fermata, portando sullo schermo il meglio del cinema sentimentale e mélo, dai classici restaurati che raccontano il sentimento amoroso oltre i confini di spazio e tempo, al cinema contemporaneo e ai suoi autori più innovativi.
Il Festival prosegue con una doppia location, al Teatro Ristori e a Palazzo della Gran Guardia in Sala Convegni, ed amplia date e orari di proiezione per permettere a tutti gli abbonati di poter accedere alla sala in assoluta sicurezza, promuovendo un ricco programma con una proposta temporale più lunga rispetto a quanto previsto a febbraio. L’intero panorama culturale e i festival cinematografici in particolare hanno affrontato l’emergenza sanitaria rinnovandosi e ampliando la propria programmazione: il valore della sala, dell’incontro e della fruizione collettiva di un’opera cinematografica rimane tuttavia imprescindibile.
Per questo Schermi d’Amore, giunto alla 16ª edizione, riparte dal 30 settembre al 7 ottobre 2020: Tabu di Miguel Gomes, presentato nella sezione Panorama, è il lungometraggio che guida questa seconda apertura. Attraverso pellicole che percorrono epoche, generazioni e tradizioni cinematografiche, il festival guiderà lo spettatore lungo un suggestivo sentiero visivo, esplorando la vivace complessità del racconto amoroso: dal Canada al Giappone, dagli Stati Uniti alla Francia, tra le infinite definizioni e contraddizioni dell’amore romantico nella settima arte.

Schermi d’amore, Tabu di Miguel Gomes
«Dopo anni di attività -,spiega Paolo Romano, direttore artistico della rassegna – la sedicesima edizione del Festival si pone da un lato come finestra aperta sul futuro (basti pensare ai titoli che compongono la sezione Amori in concorso, firmati in gran parte da registi giovani e/o esordienti), dall’altra come compendio di tutto ciò che Schermi d’Amore ha voluto rappresentare nel corso della sua storia, a partire dagli immancabili restauri di classici, quali Lolita di Stanley Kubrick (1962), La caduta degli dei di Luchino Visconti (1969), Messaggero d’amore di Joseph Losey (1971) e La prima notte di quiete di Valerio Zurlini (1972), che, negli anni, il Festival ha proposto in tre versioni diverse».
Il programma di Schermi d’Amore si articola in cinque sezioni, dal Concorso – sette film tra opere di registi esordienti e autori dalla rinomata carriera internazionale – alla sezione Panorama, che offre uno sguardo di ampio respiro che attraversa la storia del cinema e incrocia lo sguardo di artisti lontani nel tempo, per costruire un affascinante viaggio nel cinema mélo. Riprenderanno inoltre le sezioni dedicate a quattro cineasti che hanno scritto la storia del mélo su celluloide: Elegia di Mizoguchi, che affronta l’opera di Kenji Mizoguchi, autore dalla sterminata filmografia in cui l’assoluto rigore della scrittura si accompagna alla volontà di affrontare tematiche complesse e ferite aperte della società a cui apparteneva; La magnifica ossessione di Sirk e Fassbinder, due giganti del cinema tedesco di cui il festival propone una selezione di alcuni fra i più importanti lungometraggi, costruendo un ideale ponte visivo tra due sguardi affini eppure divergenti al cinema sentimentale. Mazursky in love racconta l’opera di Paul Mazursky, costituita da pellicole di grande raffinatezza, in cui la commedia umana mescola il racconto d’amore all’attenzione per una fine caratterizzazione introspettiva dei propri protagonisti. L’ombra del doppio: Losey e Delon, dedicata alla filmografia di Joseph Losey e al suo rapporto con il divo francese per eccellenza, Alain Delon.

Schermi d’amore, Gli amanti crocifissi di Kenji Mizoguchi
Le proiezioni si svolgeranno il 30 settembre, l’1,2,3,4 ottobre 2020 al Teatro Ristori e il 5, 6 e 7 ottobre in Sala Convegni al Palazzo della Gran Guardia. Per consultare il programma completo di Schermi d’amore clicca QUI.
Biglietti: intero 5€, ridotto 4€ (under 26, over 65, soci Circolo del Cinema, Cral Comune di Verona). La vendita dei biglietti inizierà dal 30 settembre, un’ora prima delle proiezioni presso la biglietteria del Teatro Ristori. I biglietti saranno disponibili esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Ristori. Le normative vigenti in materia di prevenzione della diffusione del Covid-19 prevedono l’assegnazione nominativa dei posti. Gli spettatori sono tenuti ad indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e ogniqualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento dell’uscita. Igienizzanti per mani saranno disponibili per il pubblico. Non sono previsti posti vicini per i congiunti. Si raccomanda di evitare assembramenti sia all’interno che all’esterno della sala di proiezione.
Info: Verona Film Festival – via Leoncino, 6 – tel. 045 800 53 48 – veronafilmfestival@comune.verona.it.
Zeno Massignan

Zeno Massignan è nato a Verona nel 1988, laureato in Lettere con un percorso in Storia dell’Arte, laureato in Gestione ed Economia dell’Arte. Ha lavorato nel settore marketing e comunicazione per alcune istituzioni museali. Pratica e insegna judo, appassionato di arte, apprezza la convivialità e la vita all’aria aperta. zeno.massignan@hotmail.it
