Mi ha colpito un paio di mesi fa il grande bailamme fatto per garantire l’ambulanza in una zona della Lessinia carente del servizio. Fiumi di inchiostro in comunicati stampa da parte di politici veronesi che si stracciavano le vesti mostrandosi molto solidali con gli abitanti della montagna veronese.
Così è stato per altri problemi della Provincia scaligera, improvvisamente diventata argomento di grande interesse per i veronesi candidati alle Regionali. Penso che i pochi voti rastrellati da alcuni candidati sia il frutto di azioni (strategie sarebbe una parola grossa) di questo tipo, di basso cabotaggio.
Una volta si chiamava “prendere in giro la gente”, ora sono stati coniati altri termini, ad esempio “marketing politico” e ognuno lo interpreta secondo la propria intelligenza e le proprie capacità.
Un termine subdolo, come se ti volessero vendere qualcosa più con le parole che con la sostanza. I montanari, persone semplici, concrete e dalla buona memoria devono aver fiutato l’inghippo.
Giorgio Montolli

È diventato giornalista nel 1988 dopo aver lavorato come operatore in una comunità terapeutica del CeIS (Centro Italiano di Solidarietà). Corrispondente da Negrar del giornale l'Arena, nel 1984 viene assunto a Verona Fedele come redattore. Nel 1997, dopo un periodo di formazione in editoria elettronica alla Scuola grafica salesiana, inizia l'attività in proprio con uno Studio editoriale. Nel 2003 dà vita al giornale Verona In e nel 2017 al magazine Opera Arena Magazine. Dal 2008 conduce il corso "Come si fa un giornale" in alcuni istituti della Scuola media superiore di Verona. giorgio.montolli@inwind.it
