Il PUMS (Piano Urbano della Mobilità sostenibile) prevede sei nuove cerniere di mobilità disposte ad anello lungo il perimetro della città, dove i cittadini potranno lasciare la macchina per poi proseguire il tragitto in monopattino, in bici o con l’autobus. I punti strategici individuati sono: Genovesa, ex Cercola di San Michele Extra, via Preare al Saval, i parcheggi zona Stadio, l’aeroporto di Catullo e Parona.
Il PUMS, che indica le azioni e gli interventi necessari per migliorare gli spostamenti di tutti i cittadini, indipendentemente dal mezzo, è stato redatto dopo aver analizzato i comportamenti dei veronesi e studiato la loro mobilità, anche attraverso i 3000 questionari raccolti. Gli interventi del PUMS puntano a diminuire il traffico e a incentivare l’utilizzo di mezzi sostenibili, vantaggiosi in termini di diminuzione dell’inquinamento e risparmio di costi e tempo. Uno degli obiettivi è quello di raddoppiare, nel 2030, la percorrenza in bicicletta: attualmente solo il 5% degli abitanti si sposta in bici, mentre il 61% scegli l’automobile anche per tragitti inferiori ai tre chilometri.
Nella mattina di oggi, 17 settembre, l’assessore alla viabilità Luca Zanotto ha illustrato la relazione finale del PUMS, documento necessario per la pianificazione e per ottenere investimenti e accesso ai fondi europei, già passato in Regione e presentato alla cittadinanza nel webinar dello scorso 9 settembre. Nei prossimi giorni il documento verrà adottato dalla Giunta comunale, dopodiché sarà pubblicato sul sito del Comune per le osservazioni e, infine, verrà esaminato dal Consiglio comunale.
«Un cambio epocale – ha detto l’assessore Zanotto –, si tratta infatti del primo piano disegnato attorno ai cittadini che tiene conto non solo delle infrastrutture stradali e dei progetti futuri, ma soprattutto dei percorsi che i veronesi fanno ogni giorno e degli spostamenti di chi arriva in città per lavoro, turismo e studio. Questo piano ci permette di completare e aggiustare la rete della ciclabilità urbana. Già in questi primi giorni di scuola il numero degli studenti che si sposta in bici è cresciuto rispetto agli altri anni e gli istituti ci stanno chiedendo rastrelliere aggiuntive o si sono dotati di parcheggi interni ai cortili. Un cambio di mentalità che può ridurre tempi di percorrenza e costi, contribuendo a lungo termine a far calare l’inquinamento. Nell’ultimo biennio abbiamo messo a bilancio 5 milioni di euro per nuove piste ciclabili e i cantieri più importanti partiranno a breve».