Dal 18 al 20 settembre si terrà a Verona la 18ᵃ edizione del Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzata dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona. Un’edizione speciale, non solo perché si sposterà in luoghi inconsueti, come all’interno dei musei, dei cortili e delle ville, ma anche perché, per la prima volta, si giocherà a livello nazionale, seppur a debita distanza. Tutti potranno accedere alle dirette e ai collegamenti con il resto d’Italia dai canali social dell’evento o dal sito www.tocati.it.
Grazie ad una rete di istituzioni, associazioni e realtà cittadine incontri, laboratori e giochi si terranno in luoghi mai utilizzati prima. Dal Museo di Storia Naturale a quello di Castelvecchio, e ancora la Villa Romana di Valdonega, Palazzo Diamanti, la Chiesa di Santa Maria in Organo, il Museo degli Affreschi Cavalcaselle, Palazzo della Ragione, Bastione Santo Spirito all’ex Zoo, Arsenale ed ex Macello. Tutte location che permetteranno di controllare le presenze, gestire ingressi ed uscite, far rispettare le regole come l’uso della mascherina. E sanificare tutti i giochi.
Torneranno poi, in tutta sicurezza, gli incontri sul gioco, l’arte, la cultura e la candidatura del Tocatì nel registro delle buone pratiche Unesco. Così come i concerti all’aperto in lungadige San Giorgio, i cortometraggi del Bridge Film Festival e il teatro per bambini. Ai più piccoli sarà dedicata una speciale sezione con tanti giochi e attività. Piazza Erbe farà da cornice all’installazione di imbarcazioni provenienti da Venezia e dal lago di Garda. Cortile Mercato vecchio, come di consueto cuore del Festival, ospiterà il Forum Internazionale della cultura ludica. Sabato 19, dalle ore 8.30 alle ore 13, nella Loggia Fra Giocondo, si terrà l’incontro internazionale “Tocatì, un programma condiviso per la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali”.
Il Tocatì è realizzato in collaborazione con Aejest – Associazione Europea dei Giochi e Sport Tradizionali, Mibact, Istituto Centrale per il patrimonio Immateriale, Regione Veneto, Provincia di Verona, Università. E conta numerosi patrocini e sponsor, tra cui Amia, Acque Veronesi, Agsm, Amt, Atv, Esu.
«Il Tocatì, una delle eccellenze della nostra città, non si ferma e torna con un nuovo format nel rispetto di tutte le misure che ci consentono di stare insieme in sicurezza – dichiara il sindaco Federico Sboarina –. Dopo i momenti difficili che abbiamo passato tanta era la voglia di ricominciare, dalla musica allo sport, fino ai giochi antichi. Il nostro festival è un momento di festa per tutti, veronesi e turisti, per questo lo abbiamo voluto con tutte le forze anche quest’anno, seppur in versione ridotta e diversa rispetto al passato».
«Apriamo i musei e gli spazi interni ai palazzi per consentire al gioco di proseguire in tutta sicurezza – aggiunge l’assessore alla Cultura Francesca Briani –. Si è creata una rete tra istituzioni, associazioni ed enti che ha permesso di mettere in piedi, nonostante le difficoltà, il Tocatì. Una sfida che vogliamo vincere per dare un messaggio di positività dopo il periodo buio che abbiamo vissuto. Ringrazio l’Associazione giochi antichi per aver dimostrato, con questo nuovo format studiato appositamente per quest’anno, di essere all’altezza della complessità della situazione che stiamo vivendo».

Paolo Avigo
«Sarà un’occasione preziosa per tutta la città, che potrà entrare nei luoghi di cultura e giocare in posti inediti – ha affermato Paolo Avigo, presidente dell’Associazione Giochi Antichi (AGA) –. Abbiamo riflettuto a lungo se era il caso di fare il Festival, ma questa nuova normalità potrebbe protrarsi nel tempo. Ecco perché abbiamo deciso di ripensare tutta l’organizzazione e di adottare metodi diversi. Rispettando le regole anche il Tocatì si può fare».
«Una versione ridotta con 40 attività – ha concluso Giuseppe Giacon, vicepresidente AGA –, rispetto alle 226 dell’anno scorso. Un numero che dà l’idea di come sarà diverso quest’anno il Tocatì. Dalle piazze ci spostiamo all’interno di gallerie, cortili e palazzi, non togliendo nulla però alla programmazione che è ricchissima».