È stato per 25 anni presidente del gruppo dolciario fondato nel 1922 dal padre Ruggero e ha ricoperto la carica di presidente della Banca Popolare di Verona.
È morto martedì 11 agosto all’età di 79 anni l’ingegner Alberto Bauli, per 25 anni presidente del gruppo dolciario fondato nel 1922 dal padre Ruggero. L’azienda sotto la sua guida nel 2006 ha acquisito il biscottificio trevigiano Doria, nel 2009 ha rilevato da Nestlè i prodotti da forni commercializzati con i marchi Motta e Alemagna a San Martino Buon Albergo (Verona) e nel 2013 la Bistefani di Casale Monferrato (Alessandria). Alberto Bauli è stato per alcuni anni anche consigliere del Banco Popolare, ricoprendo la carica di presidente della Banca Popolare di Verona.
«La scomparsa di Alberto Bauli è una notizia che colpisce perché il suo nome sta di diritto nell’albo d’oro cittadino, con coloro che hanno reso grande la nostra città – è il commento del sindaco di Verona Federico Sboarina –. Con lui, l’azienda fondata dal padre è diventata un colosso, portando il nome di Verona nelle case di milioni di consumatori. La società è una delle eccellenze cittadine per creazione di valore e occupazione. Questa grande sapienza Alberto Bauli l’ha saputa trasportare anche nell’allora Banca Popolare. Ho un ricordo nitido del presidente Bauli, quando da assessore allo Sport ci incontravamo agli eventi che la banca sosteneva. La città di Verona gli deve molto e non lo dimenticherà perché ha fatto un pezzo della nostra storia industriale».
«La morte di Alberto Bauli, a lungo a capo della storica azienda dolciaria, è una notizia che segna tutta la comunità veronese – è il commento di Francesca Businarolo, Movimento 5Stelle, presidente della commissione Giustizia della Camera. – Per un quarto di secolo, Bauli ha gestito l’industria di famiglia, facendola crescere, difendendone l’indipendenza e, con essa, il lavoro dei suoi dipendenti».
«Alberto Bauli è stato uno dei protagonisti dell’imprenditoria veneta e dell’ascesa della storica azienda dolciaria veronese – dichiara Massimo Giorgetti, di Fratelli d’Italia, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto –. La sua è stata una vita fatta di lavoro, famiglia e impegno senza mai apparire. Tra le famiglie che hanno costruito la storia di Verona c’è senz’altro la sua e tutti noi non possiamo che essergli grati».