Dopo l’invio di una lettera in cui i rappresentanti del quartiere manifestavano preoccupazione rispetto allo “svuotamento” della zona causato dal lockdown, il sindaco Sboarina e il rettore Nocini hanno incontrato i commercianti e i cittadini del quartiere.
Venerdì 31 luglio – Il rettore Pier Francesco Nocini e il sindaco Federico Sboarina hanno incontrato il 29 luglio a Palazzo Giuliari, una delegazione composta da cittadini e commercianti di Veronetta, dopo l’invio di una lettera in cui i rappresentanti del quartiere manifestavano preoccupazione rispetto allo “svuotamento” della zona causato dal lockdown e dalla conseguente chiusura degli spazi didattici dell’ateneo.
«Siamo tutti impegnati per riportare i nostri giovani già da settembre in università – dichiara Nocini –, stiamo lavorando con l’aiuto del Comune, per trovare nuovi spazi così da garantire la possibilità di seguire le lezioni alla totalità del corpo studentesco. Abbiamo anche deciso di togliere l’accesso programmato a diversi corsi di studio con l’auspicio di aumentare gli iscritti. Dobbiamo aiutarci a vicenda e garantisco la piena disponibilità nel collaborare proprio per far diventare a pieno titolo Verona città universitaria».
«Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare l’università – sottolinea Sboarina –, ad affrontare il problema degli spazi legato al distanziamento sociale e in base al numero degli studenti. Veronetta è uno dei quartieri più belli della città, un luogo storico, che deve la sua evoluzione proprio all’ateneo scaligero e ai 25.000 studenti che ogni anno lo scelgono. Questa è la carta da giocare per il rilancio della zona, per una riqualificazione economica ma anche sociale».
Rettore e sindaco, inoltre, hanno accolto la richiesta di costituire subito un tavolo che si metterà al lavoro proprio con i commercianti. Faranno parte del gruppo per l’ateneo i professori Roberto Leone e Riccardo Panattoni mentre per il Comune parteciperanno il sindaco o un suo rappresentante delegato.

