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Banchi, lavagne e sedie per la ripartenza scolastica

Dirigenti scolastici e tecnici comunali si confrontano in vista del rientro a scuola il 14 settembre: priorità ai nuovi arredi e agli spazi per il rispetto del distanziamento sociale.

Scuola

Due gli appuntamenti previsti tra dirigenti scolastici e tecnici comunali per il rientro a scuola: priorità ai nuovi arredi e agli spazi per il rispetto del distanziamento sociale e delle direttive del ministero dell’Istruzione.

Per la riapertura delle scuole, prevista il 14 settembre, il Comune di Verona continua a lavorare con i dirigenti scolastici per l’applicazione delle direttive del ministero dell’Istruzione e ha preparato il materiale per rispondere alle necessità dell’emergenza Coronavirus: 3000 banchi, 40 lavagne e 400 sedie. Oltre ai nuovi arredi l’altro nodo principale da sciogliere sono gli spazi, che devono garantire un rientro scolastico nel rispetto delle disposizioni per il distanziamento sociale per Nidi, Infanzia, scuole Primarie e Secondarie di primo grado, di competenza comunale.

«A Verona l’anno formativo riparte il 14 settembre, con il rientro a scuola di tutti gli studenti – commenta il sindaco Federico Sboarina –. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati perché bambini e studenti hanno già trascorso troppi mesi lontani dai compagni e dagli insegnanti. Tutto nel pieno rispetto delle linee guida dettate dal Ministero e la garanzia della sicurezza per gli studenti. Da parte degli uffici comunali competenti è in atto un monitoraggio delle strutture scolastiche, per gli eventuali piani d’intervento per la messa a norma rispetto alle nuove indicazioni ministeriali».

La questione degli spazi sarà affrontata giovedì 23 luglio dai dirigenti degli istituti comprensivi insieme ai tecnici del Comune. L’appuntamento servirà ad accogliere le richieste di nuovi spazi da parte dei dirigenti scolastici veronesi, che stanno già valutando le piantine degli edifici per applicare le nuove norme del distanziamento sociale mentre il Comune sta censendo gli spazi scolastici attualmente non utilizzati. Durante il secondo appuntamento, venerdì 24 luglio, convocato dalla Prefettura, sarà illustrato il documento del ministero dell’Istruzione per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative per l’anno 2020-2021. Al tavolo virtuale, oltre al Prefetto, il sindaco, il presidente della Provincia, il direttore Ufficio Scolastico Regionale e il dirigente UAT VII di Verona.

Tuttavia sul fronte scuola, secondo il consigliere regionale Orietta Salemi «serve serietà e chiarezza, non i soliti proclami. Il Sindaco di Verona Sboarina ha annunciato l’inizio della scuola il 14 settembre ma chi ha stabilito tale data? Se il Comune si prepara alla ripartenza, esiste una mappatura dei plessi scolastici con una definizione degli spazi esistenti? Se come sembra al momento la scuola aprirà con orario flessibile e ridotto, quali provvedimenti sul tavolo del Comune per le mense e i trasporti? Servono, in una partita importante e delicata per famiglie e insegnanti, dati certi e non le consuete uscite improvvisate».

Anche secondo Traguardi Movimento Civico, l’amministrazione «sta facendo una continua politica di annunci, è solo fumo negli occhi per i cittadini, servono fatti. La mappatura degli spazi educativi deve ancora terminare e pertanto non è possibile decidere modalità e tempistiche della didattica e degli orari scolastici e non esistono ancora protocolli sanitari per le scuole. Impensabile che quelli in vigore oggi per i centri estivi, siano attuabili per il prossimo anno scolastico».

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