INTERVISTA – Al primo posto nella lista dei comuni veneti per operazioni finanziarie sospette e protagonista dell’operazione Taurus, Verona potrebbe essere anche la prima città in Italia a dotarsi di un vademecum contro la mafia per imprese e professionisti. Ne abbiamo parlato con la vicepresidente di Avviso Pubblico e assessore all’Anticorruzione del Comune Edi Maria Neri.
– Neri, com’è nato il progetto di Consulta della Legalità?
«Parte da lontano, quando a fine 2018 il Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani mi chiese di creare un contatto con la Camera di Commercio per poi realizzare il famoso convegno di marzo 2019, in cui alla fine alcuni imprenditori chiesero aiuto su come riconoscere gli estorsori e gli evasori. Allora abbiamo capito che c’era l’esigenza di creare qualcosa di più concreto. Poi Avviso Pubblico e Camera di Commercio hanno avuto altri incontri più operativi per dare il via al progetto, presentato lo scorso 3 luglio dal Coordinatore Nazionale Pierpaolo Romani».
– In che cosa consiste concretamente la Consulta?
«Ne fanno parte Avviso Pubblico e rappresentanti delle categorie che si relazioneranno con la Prefettura e gli organi istituzionali. Il percorso formativo si svolgerà inizialmente da remoto e sarà aperto a liberi professionisti, aziende e amministratori locali per far conoscere il fenomeno mafioso, ma non solo, anche che cos’è l’usura, la corruzione, l’eco-reato, le buoni prassi, le leggi. Verrà poi predisposto il vademecum online e cartaceo per indicare ai soggetti economici come intraprendere le denunce ad esempio e renderli consapevoli dei loro diritti. E poi ci sarà la pagina sul sito della Camera di Commercio, che potrebbe fungere da canale di comunicazione speciale in cui l’imprenditore potrà chiedere chiarimenti su situazione poco chiare, anche in forma anonima se necessario».
– Quali sono le aspettative e gli obiettivi?
«L’obiettivo è difendere le imprese sane, sbarrare la strada alla criminalità e costruire una rete locale di legalità organizzata mettendo insieme il maggior numero di soggetti possibile. Dobbiamo creare una rete fitta e fare argine: per questo dobbiamo essere in tanti, anche ad aderire ad Avviso Pubblico. A questo proposito, come vicepresidente dell’Associazione, sono felice di ricordare che Verona è la prima provincia italiana con il maggior numero di Comuni aderenti (31). A metà 2017 erano solo 15. Inoltre, Verona è anche l’unica Provincia veneta ad aderire. L’obiettivo è quello di arrivare a 40 Comuni aderenti entro la fine dell’anno perché – come ci dice il rapporto Amministratori Sotto Tiro – gli atti intimidatori subiti da sindaci e consiglieri in Veneto sono aumentati del 44% rispetto al 2018. Considerato che è un dato parziale, è tantissimo: è una spia che le mafie stanno mostrando il loro lato violento anche al nord».
Annalisa Mancini

Annalisa Mancini è nata il 25 dicembre 1979, frequenta l’istituto tecnico per corrispondenti in lingue estere. Dal lago di Garda, dove vive fino al 1998, si trasferisce prima a Trieste per gli studi in Scienze Politiche e poi a Berlino. Completa il suo sguardo sul mondo viaggiando, leggendo e scrivendo, è interessata soprattutto al giornalismo d’inchiesta, alla politica nazionale e internazionale e alle questioni ambientali. Tornata a Verona, fonda una sezione di Legambiente e lavora anche come editor e correttrice di bozze. Ha collaborato con Il Piccolo di Trieste, ilveronese.it, ilgardesano.it, Il Corriere del Garda, Radio Garda FM, RuotaLibera di FIAB, corriereditalia.de. mancini.press@gmail.com
