Il sindaco di Verona perde l’8,5% dei consensi passando dal 58,1% del 2017 al 49,6%. Zaia è il governatore più apprezzato con un salto in avanti del 19,9%. Per Bertucco il risultato è segno lampante «di un primo cittadino impantanato tra promesse non mantenute e speranze tradite».
Secondo Noto Sondaggi il sindaco di Verona Federico Sboarina ha perso l’8,5% dei consensi, passando dal 58,1% del 2017 all’attuale 49,6%. Luca Zaia è invece il governatore più apprezzato, con un salto in avanti del 19,9%.
«Ho ancora due anni di tempo per convincere lo 0,5% dei veronesi e vincere così al primo turno le comunali del 2022 – dichiara Sboarina –. La classifica pubblicata oggi da Il Sole 24 Ore dice che, se ci fossero adesso le elezioni, il 49,6% dei veronesi voterebbe per me. Ricordo che l’11 giugno 2017 ho passato il primo turno con il 29,1% dei consensi».
L’indagine de Il Sole 24 Ore, pubblicata lunedì 6 luglio, misura il gradimento degli elettori per i sindaci dei capoluoghi e i presidenti di regione, paragonando l’indice attuale di consenso a quello ottenuto durante il giorno delle ultime elezioni comunali.
«Per quanto possa valere questa indagine, dico che sono contento di questo mini sondaggio, perché significa che in tre anni i veronesi sono passati dal voto sulla fiducia della campagna elettorale al consenso per il lavoro fatto fin qui. Quello che hanno visto finora, dalla ripartenza dei lavori pubblici ai grandi progetti di modernizzazione è condiviso. Prendo il 49,6% come un incitamento a proseguire con l’impegno di fare meglio per recuperare lo scarto e vincere senza ballottaggio la prossima volta» ha affermato il sindaco.
Sul posizionamento del sindaco si è espresso Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune: «L’84° posto raggiunto da Sboarina nella classifica de Il Sole 24 Ore riflette la situazione di un primo cittadino che a due anni dalla scadenza del mandato si trova impantanato tra promesse non mantenute e speranze tradite».
Bertucco, nel commentare il risultato, elenca quelli che crede siano i motivi del calo di popolarità: «La Fondazione Arena è uno dei fallimenti più gravi perché la sua politica ha perpetuato contrasti e conflitti sindacali laddove aveva promesso dialogo e condivisione. Beffardo anche il contrappasso sulla promessa del Central Park allo scalo merci, il cambiamento del progetto filobus che nei fatti non esiste e non ha un piano B. Fallita anche l’aggregazione a tre che avrebbe dovuto dotare Agsm di un partner industriale forte che ormai Lega e Verona Domani ritengono chiusa. Non da ultimo è comico che dal punto di vista urbanistico Sboarina citi a suo favore tutti i progetti che vanno in deroga alla programmazione impostata dalla sua amministrazione: gli ex Tabacchi, gli Adige Docks e Palazzo Bottagisio. Il Sindaco si dimentica sempre di dirci come pensa sia sostenibile e utile l’ondata di alberghi di lusso che si sta abbattendo sulla città».
Un posizionamento diverso quello del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che al sesto posto ha visto salire il consenso del 7,3% fino a raggiungere il 60,5, rispetto al 53,2 del 2015.
Se la classifica ha registrato un aumento di popolarità per i sindaci delle zone rosse durante la pandemia Covid-19, il risultato ha escluso il sindaco di Padova Sergio Giordani, che dal 2017 ha perso il 9,1% scendendo così al 51,8, posizionandosi al 99° posto. In leggero aumento invece il sindaco trevigiano Mario Conte che, al 40° posto, con un 0.6% in più ha raggiunto il 55,1 dei consensi e il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, che in 72° posizione, ha avuto un aumento dello 0,8% raggiungendo il 51,4%.
Con un leggera variazione, ma in negativo, anche il consenso per il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, che con un calo dello 0,9% si ferma a un esatto 50% in 82° posizione. Un calo più consistente, sebbene mantenendo una posizione più alta al 29° posto, quello registrato per Jacopo Massaro, il presidente di Belluno, che dal 63,2 % del 2017 è sceso a una percentuale del 56,8 con una differenza del 6,4%.
Sul podio dei governatori invece Luca Zaia, secondo la classifica il presidente di regione più popolare e apprezzato di Italia in carica per il Veneto dal 2010.
Rispetto all’indice di consenso rilevato nel 2018, del 50,1%, Zaia ha raggiunto il 70% di gradimento con un aumento del quasi 20%.
In merito alla possibilità dei vincitori della Governance poll 2020 di essere i nuovi leader nazionali del futuro ha commentato il sondaggista Antonio Noto, direttore dell’Istituto demoscopico IPR Marketing: «Bisogna sempre fare i conti con i profili percepiti dagli elettori in relazione ai singoli ruoli che gli stessi politici occupano. Molto spesso i sindaci ed i presidenti di Regione ottengono un gradimento alto ma che si concentra nell’area territoriale in cui operano e non è facile poi estendere al resto d’Italia questo riconoscimento».


Giorgio Bernini
12/07/2020 at 16:00
Ma Sboarina parla di percentuali come se si trovasse già al ballottaggio…..
Maurizio Danzi
08/07/2020 at 18:11
“Gli Americani – ammoniva Vittorio Zucconi – dicono che ci sono piccole bugie, grandi bugie e statistiche”. In merito alle affermazioni di Sboarina vien da dire: meglio convinti che disperati.