Con questo strumento palazzo Barbieri punta ad agevolare professionisti e cittadini, aiutandoli a individuare le misure di salvaguardia da applicare in ambito idrogeologico. Ma è di difficile consultazione.
Venerdì 12 giugno – «Da oggi sul sito del Comune, è disponibile la mappa per agevolare cittadini e professionisti alle prese con interventi nelle aree a rischio alluvione presenti sul territorio comunale». Ad annunciarlo è palazzo Barbieri, che spiega l’utilizzo del nuovo strumento come un aiuto che permette per ogni scenario «di individuare le misure di salvaguardia da applicare in ambito idrogeologico, con un risparmio in termini di tempo e di passaggi burocratici».
Abbiamo provato a verificare: la mappa a cui si accede tramite il link fornito dal Comune risulta di difficile consultazione e praticamente inutilizzabile da un normale cittadino, oltre a presentare, a volte, la dicitura “Attenzione dati non certificati”. Nonostante questo il Comune dichiara che «Grazie alla nuova carta l’iter da seguire diventa più immediato e più facile da individuare. Un vantaggio per chi ha lavori da realizzare in aree a rischio alluvione, dalle zone lungo l’Adige a quelle nelle vicinanze di canali e corsi d’acqua privi di argini artificiali».
«In pratica, con la mappa si evince da subito il livello di rischio in cui si trova l’area interessata – insiste il Comune –, ma anche quali sono gli interventi indicati per la salvaguardia dal rischio alluvioni. Dal semplice ampliamento di uno scantinato all’edificazione ex novo, dal cambio di destinazione d’uso alla nuova lottizzazione: per ogni caso specifico, i vincoli da seguire possono essere individuati attraverso la nuova mappatura».
«A livello normativo – aggiunge l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala –, il Comune si è adeguato agli obblighi previsti nel Piano di gestione del rischio di alluvioni vigente e nei Piani per l’assetto idrogeologico esistenti nel distretto idrografico delle Alpi Orientali. Di fatto, ci dotiamo di uno strumento non solo attuale ma anche necessario, laddove la prevenzione è fondamentale per evitare fenomeni legati al dissesto idrogeologico. Stiamo ancora contando i danni dei nubifragi che nei giorni scorsi hanno colpito pesantemente la nostra città. Buona parte di essi si sarebbe probabilmente potuta evitare se, in passato, ci fosse stata adeguata attenzione al tema del rischio idrogeologico».