Al chiostro di Sant’Eufemia con gli allievi della Scuola Teatrale d’Eccellenza e i cori dell’accademia Alive. Tanta musica oltre ai sonetti di Shakespeare e i versi di Barbarani.
Lunedì 15 giugno il mondo dello spettacolo tornerà dal vivo dopo mesi di dirette streaming. E Verona celebrerà la ripartenza insieme ai giovani, con un evento che vedrà sul palcoscenico gli allievi della Scuola Teatrale d’Eccellenza e dei cori dell’accademia Alive.
Alle ore 18.30, il chiostro di Sant’Eufemia prenderà vita. Dai sonetti di Shakespeare alla tradizione popolare veronese, dal Canto degli Italiani alle poesie di Berto Barbarani, musica e teatro insieme per festeggiare la ripartenza.
L’appuntamento scaligero sarà aperto dagli allievi della Scuola Teatrale d’Eccellenza, che presenteranno una selezione dei Sonetti di Shakespeare. Seguiranno poi il coro di voci bianche e il coro giovanile di Alive, diretti dal maestro Paolo Facincani, che si esibiranno nel Canto degli Italiani e in un repertorio di canzoni che varia dalla tradizione veronese, come La bicicleta o il celebre Voria cantar Verona, in ricordo del poeta Berto Barbarani, a brani di musica moderna, rythm and blues, melodica italiana, pop contemporaneo e musical.
L’accompagnamento musicale sarà dei maestri Claudio Sebastio al pianoforte e Fabio Cobelli alla batteria. Anna Pasqualini, Annamaria D’Onghia e Nicolò Bruno, diretti dalle docenti Silvia Masotti e Camilla Zorzi, reciteranno una scena dialogata e un monologo tratti da Re Lear e Il Mercante di Venezia di Shakespeare.
L’iniziativa è stata presentata oggi pomeriggio dal sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore alla Cultura Francesca Briani. Erano presenti l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari, il presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, il direttore artistico degli spettacoli del Comune di Verona Carlo Mangolini e il direttore dell’accademia Alive Paolo Facincani.
«Il teatro, la musica e gli spettacoli dal vivo fanno parte della nostra vita – dichiara Sboarina –. E a Verona, dove l’arte e la cultura si respirano ad ogni angolo, aspettavamo con ansia questo momento. Siamo felici di poter ripartire proprio dai giovani. A loro, che sono stati un grande esempio durante il lockdown, vogliamo dedicare questa prima serata, sperando che sia l’inizio di un’estate di eventi straordinari, proprio per l’eccezionalità del periodo che stiamo vivendo. Un modo per far ripartire un settore che conta migliaia di professionisti e lavoratori. Un nastro di partenza che siamo orgogliosi di tagliare assieme alle altre città del Veneto. Come non mai in questo momento dobbiamo lavorare tutti assieme per valorizzare la nostra cultura, i nostri patrimoni artistici, ma anche i nostri territori. E incentivare il turismo di prossimità dal mare, al lago, alla montagna. Ricominciamo da noi».
«Lo spettacolo riparte e noi vogliamo essere in prima linea, così come faremo per tutta l’estate – sottolinea Briani –. Verona ha deciso di ricominciare dai giovani, che forse sono stati quelli che hanno risentito maggiormente della mancanza della vita sociale. Investiamo sulle nuove generazioni, sui futuri spettatori dei nostri teatri. Riapriremo, non senza sacrifici, ospitando durante i mesi estivi anche grandi spettacoli e artisti nazionali, un dono ai veronesi, ai veneti ma anche a tutto il mondo dello spettacolo. Sarà in fatti un modo per sostenere un comparto che in questi mesi ha sofferto tantissimo».

