Primo week end di riaperture, il Comune parte con i controlli ed invita alla responsabilità. Sboarina: «Mascherine e distanze bastano per evitare nuovi contagi». Le categorie economiche si confrontano per il rilancio.
Venerdì 22 maggio – Con l’inizio del primo fine settimana dopo la riapertura di bar, ristoranti e negozi, l’Amministrazione, le Forze dell’ordine e gli esercenti, invitano alla responsabilità i veronesi. Stamane, durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica coordinato dal Prefetto Donato Cafagna, infatti, è stato annunciato l’arrivo a Verona di 27 nuovi militari mandati dal Ministero della Difesa per rafforzare i controlli nelle zone più frequentate e supportare la Fase 2.
«Oggi la parola d’ordine è sparpagliamoci – dichiara il sindaco Federico Sboarina –. In questa fase possiamo tornare a goderci il centro, a frequentare bar e ristoranti, a essere turisti nella nostra città, facciamo tutto ma senza creare assembramenti. Verona è grande e ci permette di farlo, in sicurezza, anche nelle piazze tradizionali e per gli incontri c’è spazio per tutti. Ai diversi problemi di questa fase, la città e le istituzioni rispondono in maniera compatta. Anche per questo i controlli mirati ai comportamenti di sicurezza saranno portati avanti per limitare il numero di chi ancora non ha capito che basta poco per tutelare la nostra salute. Se questo verrà compreso da tutti, proseguirà la discesa verso il ritorno alla nuova normalità. Mascherine e distanze bastano per evitare nuovi contagi».
Nel mentre, proseguono i lavori per far ripartire l’economia: questa mattina il Prefetto ha incontrato in videoconferenza tutte le categorie economiche, le banche, con ABI (Associazione Bancaria Italiana) e Banca d’Italia, i rappresentanti dei sindacati, l’Inps e il mondo scolastico, con il Provveditorato regionale e l’Università.
Durante il tavolo dal titolo Emergenza Covid-19, agevolazioni per l’accesso al credito a sostegno di famiglie, imprese, lavoratori autonomi e professionisti in difficoltà, secondo palazzo Barbieri l’Inps «ha confermato di aver raccolto da inizio emergenza più di 15.000 domande tra cassa Covid, richieste provenienti dalla Regione e integrazione salariale. Così come la Banca d’Italia ha fatto presente che a livello nazionale sono state 2 milioni e 600.000 le domande di moratoria dei prestiti, delle quali 1 milione e 200.000 richieste da famiglie per mutui sulla casa. Abi ha rilevato, infine, che a livello regionale le domande di finanziamento hanno superato quota 5.000 per un totale di 109 milioni di euro».
Nel pomeriggio, pertanto, si terrà un incontro tra i firmatari della Carta dei Valori proprio sul tema dell’economia locale.
«La gente fa fatica ad arrivare a fine mese – conclude Sboarina –, è in difficoltà nel pagare i mutui e accedere ai finanziamenti. I settori più colpiti sono sicuramente quelli del turismo e del commercio. L’incontro di questa sera avrà una valenza strategica. La Carta dei Valori, firmata lo scorso novembre, e quindi pre-Covid, sarà quanto mai fondamentale nell’affrontare questo periodo. Non è un tavolo di filosofi ma è il gruppo dei decisori pubblici. Se a Verona servirà un Piano Marshall per la ripartenza complessiva, come avvenne nel dopoguerra, i sottoscrittori della Carta rappresentano i soggetti che faranno scelte concrete, ognuno secondo le proprie responsabilità».

