L’operazione della Guardia di Finanza di Verona denominata Black Widow ha fatto luce su una organizzata attività di spaccio inizialmente attiva nel quartiere di Borgo Venezia.
È in corso un’importante operazione antidroga della Guardia di finanza di Verona nei confronti di una cellula criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona stanno eseguendo, infatti, 5 ordinanze applicative di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di traffico e detenzione illecita di droga a fini di spaccio.
Si tratta, in particolare, di un cittadino serbo 36 enne e di altri 4 uomini di età compresa tra i 50 e i 35 anni, già dimoranti nella provincia di Verona (uno di questi ultimi nella provincia di Lecce), ritenuti responsabili di una serie di approvvigionamenti di cocaina e marijuana poi smerciata a numerosi altri pusher e assuntori locali.
Assieme a costoro risultano indagate per gli stessi reati altre 16 persone. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Verona (dottoressa Giuliana Franciosi) su richiesta della locale Procura della Repubblica (dottoressa Maria Federica Ormanni), al termine di una serie di indagini svolte tra il febbraio 2016 e il febbraio 2017, nel corso delle quali le Fiamme Gialle scaligere hanno sequestrato, tra l’altro, oltre 177 chilogrammi di marijuana e più di 1,7 chilogrammi di cocaina.
L’operazione, convenzionalmente denominata Black Widow (Vedova Nera) ha fatto luce, nel dettaglio, su una ben organizzata attività di spaccio inizialmente attiva nel quartiere cittadino di Borgo Venezia, poi estesa progressivamente anche ad altre parti del territorio provinciale e peninsulare.
Le investigazioni sono state condotte, tra l’altro, mediante l’esecuzione di specifiche attività d’intercettazione telefonica e ambientale, nonché attraverso la predisposizione di numerosi servizi di appostamento, pedinamento e controllo, nel cui ambito i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno peraltro tratto in arresto in flagranza di reato 7 persone
Il lavoro delle Fiamme Gialle veronesi è stato reso ancor più difficoltoso in considerazione delle estreme accortezze poste in essere dai vari soggetti attenzionati nell’uso delle sim-card telefoniche, le quali venivano adoperate solo per scambiare messaggi di testo con fornitori e/o altri intermediari.