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Tempo di Coronavirus e tempo di mafia, anche a Verona

Incontro in Municipio tra il Sindaco Sboarina e il Prefetto Cafagna. Dalle verifiche effettuate risulta un’incremento dell’attività mafiosa sul territorio scaligero. «Far ripartire le imprese per limitare le infiltrazioni»

Incontro in Municipio tra il Sindaco Sboarina e il Prefetto Cafagna. Dalle verifiche effettuate risulta un’incremento dell’attività mafiosa sul territorio scaligero. «Far ripartire le imprese per limitare le infiltrazioni»

Verona 8 maggio 2020. La crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria mette a rischio le imprese veronesi anche per quanto riguarda l’esposizione alla criminalità organizzata. Verona In, nell’inchiesta «Mafia a Verona gli imprenditori sono soli e hanno paura», ricorda come la città sia al primo posto nella classifica veneta per numero di operazioni finanziarie sospette. In un’intervista al nostro giornale anche Nando Della Chiesa sottolinea la particolare esposizione del nostro territorio alle infiltrazioni mafiose. E secondo il presidente di API Industria Verona, Renato Della Bella, le interdittive della Prefettura per arginare i problema sarebbero solo «La punta di un iceberg».

Oggi il Sindaco di Verona Federico Sboarina e il Prefetto Donato Cafagna sono tornati sull’argomento, preoccupati dal fatto che l’attuale fragilità economica possa spianare la strada alle infiltrazioni mafiose nel veronese. Secondo il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra, in visita a Verona il 17 luglio 2019, più che di infiltrazioni per i nostri territori si dovrebbe però parlare di «Radicamento consolidato». L’11 marzo dello stesso anno, durante un convegno organizzato dalla Camera di commercio di Verona e Avviso Pubblico, lo stesso Morra aveva dipinto il tessuto produttivo veneto come particolarmente fragile nel farsi corrompere.

«Le verifiche che stiamo facendo mi stanno dando purtroppo ragione – dichiara oggi Sboarina –. L’emergenza sanitaria porta con sé due problemi fondamentali: il primo è l’impatto che il virus ha sulle singole imprese dal punto di vista economico, con una prospettiva difficile anche per i prossimi mesi. L’altra faccia di questa medaglia è che in un territorio ricco come il nostro in questi frangenti ci sono infiltrazioni di carattere criminale con soggetti che si “offrono in aiuto” a chi è in difficoltà. A caro prezzo».

Il Sindaco ha ricordato il meccanismo della piovra, basato sugli investimenti per acquisire attività in crisi a prezzi stracciati, attività poi utilizzate per il riciclo di denaro sporco. «I capitali della criminalità organizzata – dice Sboarina –, a differenza di quelli di tanti imprenditori, sono intatti, e questo evidentemente rappresenta il periodo migliore per metterli a frutto. Far ripartire le imprese, sollecitando INPS e banche per una rapida erogazione di risorse economiche, serve a limitare questo tipo di infiltrazioni contro le quali dobbiamo costruire un muro invalicabile».

Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha recentemente richiamato l’attenzione dei prefetti e delle forze dell’Ordine affinché sia alta l’attenzione sulle pressioni esercitate sul mondo produttivo da parte di gruppi che «il più delle volte – ricorda il Prefetto Cafagna – non sono direttamente collegati alla criminalità organizzata, che opera attraverso soggetti prestanome e operatori professionali. Una serie di passaggi lunghi e complessi­ sui quali le Forze dell’Ordine e il Gruppo Interforze di Verona da tempo lavorano».

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«Ho chiesto la collaborazione del Sindaco di Verona e del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – spiega il Prefetto Cafagna – perché le Amministrazioni comunali sono nelle condizioni di verificare movimenti sospetti che riguardano gli esercizi pubblici, le attività economiche, i passaggi di proprietà, quei cambi di mano rapidi che possono essere il segnale di interventi da parte di soggetti poco puliti che approfittano dell’occasione per entrare sempre di più nel tessuto economico produttivo».

«Ho raccolto l’invito della Prefettura e delle forze dell’Ordine affinché anche l’amministrazione comunale sia parte attiva in segnalazioni, verifiche e approfondimenti che riguardano le operazioni ai nostri sportelli – dice Sboarina –; o anche perché semplicemente veniamo a contatto con informazioni che possono essere utili ad evidenziare attività criminali». g.m.

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1 Comment

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  1. Giorgio Massignan

    10/05/2020 at 10:25

    Verona è una città ricca, con un settore, quello del turismo, che produce un notevole indotto economico. Il lago di Garda risulta uno dei principali attrattori turistici della nazione ed è servito da numerose strutture commerciali, ideali per riciclare il denaro sporco. Così come lo è la speculazione edilizia. In questo fenomeno, spesso, fanno da tramite, tra la criminalità organizzata e gli imprenditori, professionisti incensurati, che si prestano anche a tenere i rapporti con le pubbliche amministrazioni. Si tratta di un meccanismo che, da troppi anni, Verona e il suo territorio sta subendo e, nonostante gli appelli delle organizzazioni anti mafia, si sta ulteriormente espandendo. Faccio mia l’affermazione del parlamentare antimafia Nicola Morra, in visita a Verona il 17 luglio 2019: “Più che di infiltrazioni per i nostri territori si dovrebbe però parlare di «Radicamento consolidato».”

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