«Saremo operativi già questa settimana – spiega il presidente Maschio – per ascoltare e per confrontarci con le realtà economiche, sociali e culturali della città».
Il presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio ha comunicato ai capigruppo di aver costituito con decreto la Commissione consiliare temporanea “Emergenza Coronavirus”. La commissione, che era stata richiesta con mozione unitaria nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è presieduta dallo stesso presidente Maschio e composta da 12 membri indicati, uno per ogni gruppo consiliare. La sua funzione sarà quella di fare da cabina di regia del Consiglio comunale per coordinare proposte, iniziative e attività per fronteggiare l’emergenza sanitaria, ma soprattutto di proporsi come luogo d’incontro con la città e i rappresentanti delle categorie economiche, produttive e sociali veronesi.
I componenti della commissione sono Andrea Velardi, Paola Bressan, Marco Zandomeneghi, Gianmarco Padovani, Elisa La Paglia, Flavio Tosi, Alessandro Gennari, Patrizia Bisinella, Anna Leso, Stefano Bianchini, Tommaso Ferrari e Michele Bertucco. Ai lavori della commissione possono partecipare, senza diritto di voto, anche i capigruppo se non sono già componenti.
«Già da questa settimana – spiega il presidente Maschio – la Commissione sarà operativa per ascoltare e confrontarsi con le realtà economiche, sociali e culturali della nostra città e per trovare risposte adeguate alle loro richieste. Le nostre audizioni cominceranno da quelle categorie che, più di altre, sono state colpite e penalizzate da questa emergenza: mi riferisco ai rappresentanti del turismo, del commercio, della ristorazione, dell’artigianato e della cultura».
E proprio per quanto riguarda l’annunciata Fase 2, il presidente Maschio ha espresso tutte le proprie perplessità su quanto preventivato dal governo. «Gli italiani chiedono solo di potersi rimettere in moto in modo ordinato, ma le risposte ottenute finora sono del tutto inadeguate. Le misure previste per questa Fase 2 sono chiaramente inadeguate ad affrontare quest’emergenza sanitaria, economica e sociale».