Il Sindaco Sboarina: «La tutela del territorio e il rispetto dell’ambiente incidono pesantemente sulla qualità della vita». Al via un’indagine epidemiologica che interesserà circa 2000 veronesi. Aprono le librerie. L’elenco delle attività consentite.
«Durante l’emergenza Covid-19 a Verona sono diminuite in modo significativo alcune patologie, ad esempio gli infarti, il che fa anche pensare ad una correlazione con i nuovi stili di vita assunti durante l’emergenza sanitaria in corso». Lo ha dichiarato il prof. Claudio Micheletto, direttore Pneumologia dell’Azienda ospedaliera di Verona, durante il punto stampa in streeming che si è svolto questa mattina a Palazzo Barbieri. «A prescindere dal Coronavirus – ha aggiunto il Sindaco Federico Sboarina – la tutela del territorio e il rispetto dell’ambiente incidono pesantemente sulla qualità della vita».
Anche se il prof. Albino Poli (ordinario di Igiene all’Università di Verona e direttore Dipartimento di diagnostica e sanità pubblica) ha spiegato che la diffusione del Covid-19 non pare correlata all’inquinamento ma piuttosto alla densità abitativa di un determinato territorio, le affermazioni congiunte della comunità scientifica e dell’autorità cittadina aprono scenari nuovi sulle politiche di sviluppo della nostra città.
Micheletto e Poli non erano i soli ospiti della conferenza stampa in Municipio. Erano presenti anche il prof. Carlo Pomari (responsabile Pneumologia Ospedale don Calabria di Negrar), il prof. Massimo Guerriero (incaricato di Statistica applicata all’Università di Verona, biostatistico), il prof. Claudio Micheletto (direttore Pneumologia AULSS 9), il prof. Gaspare Crimi (direttore sanitario protempore AULSS 9).

Comune di Verona, punto stampa streeming
La presenza della comunità scientifica era motivata dal fatto che la prossima settimana nel Comune di Verona partirà un’indagine epidemiologica con lo scopo di conoscere meglio il comportamento del virus. A tal fine, l’Ospedale Sacro Cuore di Negrar ha messo a disposizione strutture e personale qualificato. Questa conoscenza servirà a mirare le contromisure da adottare durante la Fase 2, quella che consentirà una maggiore libertà ai cittadini e la ripresa graduale delle attività. «Si tratta di passare da una gestione emergenziale ad una scientifica» ha spiegato il Sindaco.
Nella pratica, utilizzando parametri statistici sarà scelto un campione di circa 2000 veronesi che saranno oggetto di studio. Fautore dell’iniziativa è il prof. Guerriero: «Attraverso l’esame del sangue, il tampone e alcune domande per conoscere l’eventuale sintomatologia negli ultimi 30 giorni, potremo rilevare la percentuale di soggetti asintomatici positivi al Covid-19, cioè tutte quelle persone che sono venute a contatto con il virus senza saperlo. Inoltre, avremo informazioni relative ai non infetti, cioè di coloro che potrebbero diventare il bacino di diffusione del virus nel futuro».
I 2000 soggetti scelti per lo studio saranno avvisati a partire dalla prossima settimana e l’adesione si intende su base volontaria. Il test, i cui risultati avranno un margine di errore attorno all’1,5%, non è infatti obbligatorio, come è stato precisato, ma ci si aspetta grande senso civico da parte dei veronesi scelti.
Altra novità emersa durante il punto stampa è l’apertura di librerie e cartolibrerie, come stabilisce il nuovo DPCM 10 aprile 2020 del Governo, in vigore dal 14 aprile e fino al 3 maggio 2020 e in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Le Ordinanze comunali rimarranno in vigore fino al 3 maggio 2020. (g.m.)
Le attività che potranno rimanere aperte in seguito al nuovo DPCM
Allegato 1
Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria
Commercio al dettaglio di libri
Commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati
Allegato 2
Servizi per la persona
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse
Allegato 3
Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali
Silvicoltura ed utilizzo aree forestali
Pesca e acquacoltura
Estrazione di carbone
Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
Attività dei servizi di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale
Industrie alimentari
Industria delle bevande
Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro
Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
Fabbricazione di imballaggi in legno
Fabbricazione di carta (ad esclusione dei codici: 17.23 e 17.24)
Stampa e riproduzione di supporti registrati
Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
Fabbricazione di prodotti chimici (ad esclusione dei codici: 20.12 – 20.51.01 – 20.51.02 – 20.59.50 – 20.59.60)
Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
Fabbricazione di articoli in materie plastiche (ad esclusione dei codici: 22.29.01 e 22.29.02)
Fabbricazione di vetro cavo
Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia
Fabbricazione di radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale
Fabbricazione di utensileria ad azionamento manuale; parti intercambiabili per macchine utensili
Fabbricazione di imballaggi leggeri in metallo
Fabbricazione di componenti elettronici e schede elettroniche
Fabbricazione di computer e unità periferiche
Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche
Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità
Fabbricazione di batterie di pile e di accumulatori elettrici
Fabbricazione di macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio
Fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura
Fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori)
Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
Fabbricazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)
Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche
Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza
Fabbricazione di casse funebri
Riparazione e manutenzione installazione di macchine e apparecchiature (ad esclusione dei seguenti codici: 33.11.01, 33.11.02, 33.11.03, 33.11.04, 33.11.05, 33.11.07, 33.11.09, 33.12.92,
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
Raccolta, trattamento e fornitura di acqua
Gestione delle reti fognarie
Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
Ingegneria civile (ad esclusione dei seguenti codici: 42.99.09 e 42.99.10)
Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni
Manutenzione e riparazione di autoveicoli
Commercio di parti e accessori di autoveicoli
Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori
Commercio all’ingrosso di materie prime agricole e animali vivi
Commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco
Commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici
Commercio all’ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria
Commercio all’ingrosso di libri riviste e giornali
Commercio all’ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori
Commercio all’ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico
Commercio all’ingrosso di articoli antincendio e infortunistici
Commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento
Commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l’agricoltura
Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
Trasporto marittimo e per vie d’acqua
Trasporto aereo
Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
Servizi postali e attività di corriere
Alberghi e strutture simili
Servizi di informazione e comunicazione
Attività finanziarie e assicurative
Attività legali e contabili
Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale
Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
Ricerca scientifica e sviluppo
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Servizi veterinari
Attività delle agenzie di lavoro temporaneo (interinale) nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati 1, 2 e 3 del presente decreto
Servizi di vigilanza privata
Servizi connessi ai sistemi di vigilanza
Attività di pulizia e disinfestazione
Cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione
Attività dei call center limitatamente alla attività “di call center in entrata (inbound), che rispondono alle chiamate degli utenti tramite operatori, tramite distribuzione automatiche delle chiamate, tramite integrazione computer-telefono, sistemi interatttivi di risposta a voce o sistemi in grado di ricevere ordini, fornire informazioni sui prodotti, trattare con i clienti per assistenza o reclami” e, comunque, nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati al presente decreto
Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi
Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste
Altri servizi di sostegno alle imprese limitatamente all’attività relativa alle consegne a domicilio di prodotti
Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
Istruzione
Assistenza sanitaria
Servizi di assistenza sociale residenziale
Assistenza sociale non residenziale
Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali
Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari
Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni
Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa
Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
Organizzazioni e organismi extraterritoriali


Claudio Toffalini
13/04/2020 at 22:23
Un mese di cambiamento dello stile di vita non credo che possa bastare per ridurre determinate patologie, tra l’altro rimanere chiusi in casa non è nenache l’ideale come stile di vita. Il fatto riportato non si può negare ovviamente, ma deve avere altre cause. Azzardo: l’impatto emotivo del coronavirus, il rischio e la paura di venirne contagiati, lo stress da quotidiane notizie di “guerra”, produce scariche di adrenalina che consentono di evitare temporanemanete patologie gravi come l’infarto.
Marcello
13/04/2020 at 17:29
Un momento. L’esistenza di una correlazione con gli stili di vita è già, in nuce, una verità scientifica se si è in grado di provarla, anche attraverso un’indagine statistica. (Ad esempio vita più tranquilla in casa e meno infarti). Non conosciamo le forme della correlazione, ma se c’è va meglio esaminata.
Mi aspetto quindi, una risposta in merito. Se non ci fosse resterebbe da interpretare il calo subitaneo di certe patologie in tempo di lockdown.
E poi c’è o non c’è correlazione tra certe patologie e l’inquinamento? Tra il contagio da Coronavirus e l’inquinamento?
Redazione2
13/04/2020 at 09:53
In risposta a Francesco Valdo.
Dire che esiste una correlazione tra due fenomeni non significa ancora stabilire una verità scientifica. I fenomeni che appaiono come correlati vanno infatti misurati per stabilire la natura precisa e le quantità della relazione. L’osservazione empirica è però fondamentale, perché ci permette di registrare alcuni dati di fatto ed è un punto di partenza per studi su un modello matematico. Sarebbe quindi interessante che sull’importante rilevazione del prof. Micheletto si procedesse ora con una accurata misurazione.
Osservazioni di tale natura portate a livello pubblico hanno sempre delle implicazioni politiche, visto che parliamo della salute dei cittadini. Del resto un bravo medico non può limitarsi alla cura della malattia ma deve operare anche nel senso della prevenzione evidenziando situazioni che possono incidere negativamente o positivamente sulla salute. Questo è nell’interesse di tutti.
Ad esempio, non arriva ai cittadini una sufficiente informazione sulla correlazione tra malattie polmonari, tumori, altri tipi di patologie, e inquinamento. Uno dei motivi di questo silenzio sta nel fatto che la crescita di queste curve viene comparata a quella dell’allungamento della vita media, per giungere alla conclusione che il benessere ha comunque un prezzo da pagare.
Ovviamente una maggiore informazione abbasserebbe la soglia del limite accettabile, porrebbe un freno a politiche scellerate, darebbe più spazio al dibattito sullo sviluppo sostenibile e porterebbe alla diminuzione di certe patologie. (g.m.)
Paolo Ricci
14/04/2020 at 18:08
Provo a dire la mia.
Rileggendo il tutto, ho l’impressione che effettivamente nella comunicazione tra chi parla e chi ascolta un equivoco si sia creato. L’ipotesi che gli stili di vita imposti dalla clausura riducano il rischio delle patologie cardio-circolatorie, infarto in particolare, sarebbe troppo, troppo strampalata e non credo che il prof. Micheletto la possa pensare.
Secondo me è andata così. Il prof. ha riferito che giungono all’osservazione del PS casi di infarto in ritardo rispetto al momento dell’insorgenza, con conseguenze prognostiche inevitabilmente peggiori. E aggiunge, nonostante che la frequenza di questa patologia si sia ridotta come effetto degli stili di vita, ma in generale io credo intendesse. In effetti i maschi fumano meno che in passato e l’attenzione verso una dieta più equilibrata e una maggiore attività fisica si è incrementata, anche se sul tema le disuguaglianze sociali rimangono forti. Ricordo la bellissima vignetta di Gianni Falcone. Questa sarebbe la correlazione che lui conferma, ma che nel contesto si è ribaltata nella correlazione con gli stili di vita della clausura, perché di questi si stava parlando in quel contesto….
Naturalmente solo l’interessato potrebbe risolvere ogni dubbio residuo.
Per quanto riguarda l’attribuzione delle morti al Coronavirus, è certamente vero che da una parte si sottostimano, perché non tutti quelli che sono deceduti per polmonite bilaterale hanno effettuato il tampone, pur essendo per la massima parte infezioni da Coronavirus, ed è altrettanto vero che non tutti i soggetti positivi al tampone sono morti a causa del Coronavirus che può essere intervenuto accidentalmente in fase terminale di altra malattia. Sono le cosiddette infezioni opportunistiche. Per capire tutto questo vengono condotte due tipi di analisi: una sulle cause di morte specifiche, con i limiti anzi detti, un’altra sulla mortalità per tutte le cause confrontata di solito con il triennio precedente della medesima stagionalità per avere tassi di riferimento più stabili e confrontabili. Dall’analisi delle due comparazioni, condotte con adeguate tecniche bio-statistiche, si possono trarre le somme. Un ulteriore verifica, ma certamente più dispendiosa e complessa, è la verifica campionaria della causa di morte alla luce dei dati riportati nelle cartelle cliniche. E questo è un lavoro che sta facendo lo ISS.
Francesco Valdo
12/04/2020 at 15:46
In realtà durante qualsiasi carestia o epidemia tutti gli altri metodi di decesso calano…in questo caso tutte le persone che per esempio sono decedute di coronavirus perché deboli per altre patologie, non vengono di sicuro registrate come morti per il problema che già avevano, ma ben sì per corona virus,ergo è normale un calo drastico..
Pure nei dopo guerra si registrano aumenti della durata di vita siccome in questi casi sopravvivono solo gli individui più forti
Paolo Ricci
11/04/2020 at 18:38
Allora rinnovo le mie due domande al prof. Claudio Micheletto, ma chi me le amplifica per raggiungerlo….? Le sue sono le affermazioni più paradossali e apodittiche che abbia mai sentito…. fatico proprio a pensare che non si tratti di un grosso equivoco….
paolo ricci
11/04/2020 at 17:15
Si scrive che il prof. Claudio Micheletto, pneumologo veronese, afferma che si sono ridotti gli infarti come conseguenza dei mutati stili di vita collegati all’emergenza sanitaria. In realtà, ci si muove di meno, si mangia di più, a giudicare dall’incremento delle vendite dei generi alimentari, e per il fumo di tabacco è dubitabile che la maggiore stanzialità ne abbia ridotto l’abitudine.
Due quindi le domande: qual è il razionale di questa associazione causale ritenuta credibile e quale lo studio che la sostiene?
Redazione2
11/04/2020 at 17:58
La dichiarazione, riassunta nel testo rispettandone il contenuto, è la risposta ad una domanda rivolta dall’Ufficio stampa del Comune. Si trova nel video pubblicato in questa pagina (27′,40″). Ecco la trascrizione parola per parola: « […] diciamo che sulle altre patologie ha sicuramente inciso. Stiamo vedendo infarti trascurati, terza, quarta giornata. I cittadini devono sentirsi garantiti e non sottovalutare questi sintomi. Se però noi guardiamo nell’insieme sicuramente il numero di infartuati e di altre patologie è in riduzione, quindi diciamo che lo stile di vita sulle patologie concomitanti ha sicuramente influito molto perché nei Pronto Soccorso, esclusi i casi di coronavirus o sospetti tali, sono notevolmente scese le altre patologie».