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Rallentano ricoveri e decessi ma il virus non molla ancora

Superata la soglia dei 3.000 contagi. Nel mentre si inizia anche a studiare la ripartenza. Traffico in aumento e controlli capillari per Pasqua. Venerdì Santo in diretta televisiva.

Federico Sboarina
Federico Sboarina

Superata la soglia dei 3.000 contagi. Nel mentre si inizia anche a studiare la ripartenza. Traffico in aumento e controlli capillari per Pasqua. Venerdì Santo in diretta televisiva.

Giovedì 9 aprile – Verona e provincia hanno superato la soglia dei 3.000 contagi. Rallentano i ricoveri e i decessi ma la diffusione del Coronavirus prosegue. Il veronese torna ad essere la zona con i numeri più alti di tutto il Veneto. Il bollettino regionale dell’Azienda Zero questa mattina registrava un aumento di 98 casi rispetto alle ore 17 di ieri. Sale quindi a quota 3.049 il numero dei tamponi positivi da inizio emergenza e a 219 quello delle persone decedute.

«Siamo in una fase ancora molto critica – ha dichiarato il sindaco Federico Sboarina durante la diretta streaming –, non si tratta di fare allarmismo ma di essere realisti. Era da qualche giorno che non parlavo di numeri e vanno analizzati quelli di più giornate, ciò non toglie che l’indicazione è ancora quella di non mollare adesso. La scelta di adottare misure più restrittive a Verona era motivata proprio da questo: eravamo e siamo il capoluogo più attenzionato. C’è ancora tanto lavoro da fare, sforzi e sacrifici che ognuno di noi deve portare avanti. Ecco perché continuerò a ripeterlo in questi giorni, si avvicinano Pasqua e Pasquetta, rimaniamo a casa».

Mentre prosegue l’attività per affrontare l’emergenza sanitaria e contenere l’epidemia, si inizia anche a studiare la ripartenza. In particolar modo strategie e strumenti che permetteranno il rilancio dell’intero sistema economico veronese. Subito dopo Pasqua, il sindaco Sboarina farà il primo incontro operativo con i rappresentanti delle categorie. Obiettivo è velocizzare la fase progettuale per farsi trovare pronti con la “manovra per la ripresa” quando si allenteranno i divieti.

«È importante avere le idee chiare già da adesso – ha continuato Sboarina –, dovremo essere veloci ad allinearci sulla visione comune per lo sviluppo. Due sono le cose che servono: nuovi schemi e nuove capacità progettuali. Quando tutto sarà finito dovremo ricominciare in un mondo diverso da prima, servirà riscrivere le regole condivise. Si tratterà di decidere come e con quali strumenti valorizzare le nostre eccellenze, quali strategie adottare. Adesso ci troviamo in un periodo tremendamente negativo, ma è anche vero che dalle criticità nascono buone idee e chi si prepara in tempo ha la possibilità di tornare più forte di prima».

Proseguono intanto su tutto il territorio le verifiche delle Forze dell’Ordine per monitorare il rispetto delle norme in vigore che limitano gli spostamenti. Ieri, dagli agenti della Polizia locale sono state controllate 396 persone, delle quali 5 sanzionate; 229 gli esercizi commerciali ispezionati, ma nessuna violazione è stata riscontrata. Pronti anche i controlli per Pasqua e Pasquetta.

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Riguardo ai dati rilevati dalla centrale operativa del Traffico, che prende a campione i flussi su via Torbido dei veicoli in ingresso a Verona,mercoledì 8 aprile, le auto registrate sono state 5.458. Si conferma quindi un aumento del traffico, già evidenziato nei giorni scorsi con il 20% in più rispetto al minimo storico raggiunto nella giornata di giovedì 26 marzo. In quella data, a pochi giorni dal decreto del 22 marzo, le auto rilevate su via Torbido sono state 4.492 nelle 24 ore.

«Purtroppo il trend è in ulteriore aumento – ha dichiarato l’assessore al Traffico Luca Zanotto –. Questo non è il sistema per fare prevenzione, il rischio è che la situazione si aggravi ulteriormente. L’attenzione deve rimanere altissima e in strada, in auto come a piedi, deve esserci solo chi si sposta per lavoro o per esigenze di stretta necessità. Nel weekend di Pasqua ci aspettiamo un gran senso di responsabilità da tutta la cittadinanza».

E proprio per il Venerdì Santo, a causa delle nuove esigenze date dalle restrizioni per Covid-19, il sindaco Sboarina e il vescovo Giuseppe Zenti si sono occupati dell’organizzazione della Via Crucis che, attraverso le televisioni locali, consentirà la visione da casa a tutti i cittadini interessati. A partire dalle 16.30, la celebrazione avverrà in cinque luoghi simbolo della città, rappresentativi delle istituzioni che stanno fronteggiando le difficoltà vissute dalla comunità veronese con l’emergenza sanitaria. La celebrazione sarà trasmessa in diretta o con servizi televisivi dalle emittenti locali Telepace, Telenuovo e Telearena.

Il percorso è stato deciso in accordo con il vescovo e il Prefetto Donato Cafagna. Non ci sarà ovviamente la consueta processione, ma sul posto, oltre al vescovo, solo poche figure rappresentative di chi in questo momento è in prima linea.

Il programma prevede, a partire dalle 16.30, dopo un primo momento di raccoglimento davanti all’Arena, l’inizio della Via Crucis da palazzo Barbieri. La processione proseguirà di fronte al nuovo ingresso dell’ospedale di Borgo Roma. A seguire si arriverà alla sede della Croce Verde di Verona. Successivamente arriverà all’ingresso del Centro Residenziale Casa Serena, con il direttore del centro e un rappresentante delle OSS. La chiusura della Via Crucis si terrà invece al Cimitero Monumentale.

Z.M.

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Zeno Massignan è nato a Verona nel 1988, laureato in Lettere con un percorso in Storia dell’Arte, laureato in Gestione ed Economia dell’Arte. Ha lavorato nel settore marketing e comunicazione per alcune istituzioni museali. Pratica e insegna judo, appassionato di arte, apprezza la convivialità e la vita all’aria aperta. zeno.massignan@hotmail.it

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