Flavio Pasini, Conferenza dei sindaci dell’ULSS 9: «Una Messa pasquale con i primi cittadini per dare un messaggio di unità, di speranza e di pace in un momento di grande bisogno»
Permettere in via straordinaria ai sindaci veronesi di partecipare alle celebrazioni liturgiche nella domenica di Pasqua, in rappresentanza dell’intera cittadinanza. È questa la proposta inviata dal Sindaco di Nogara Flavio Pasini, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 9 Scaligera e da Pietro Girardi, direttore Generale dell’Azienda socio sanitaria veronese, al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Appello fatto tramite una missiva inviata al Prefetto di Verona Donato Cafagna.
«È una richiesta che facciamo come sindaci veronesi, insieme alla direzione dell’ULSS 9, per dare un messaggio di unità», spiega il Presidente Pasini. Della proposta è stato messo a conoscenza il vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti, che apprezza e condivide lo spirito dell’iniziativa. «Attendiamo fiduciosi la risposta della Prefettura» aggiunge il Sindaco di Nogara. Dell’iniziativa verrà data comunicazione anche a Papa Francesco, ricordando come anche in questa occasione i Comuni italiani sono presenti in prima linea e vogliono portare un messaggio di speranza e di pace in un momento di grande bisogno.

Verona, Duomo – Navata centrale
«Ho condiviso subito con i sindaci Veronesi questa bella e significativa iniziativa», commenta il direttore generale dell’ULSS 9 Pietro Girardi. «Con tutti loro, la Prefettura, la Regione, la Provincia, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, il mondo del volontariato e dell’associazionismo, i medici di famiglia, le case di riposo, il personale sanitario e i dipendenti dell’ULSS siamo in prima fila per vincere questa battaglia. Per questo trovo significativa la proposta dei nostri sindaci: esserci, anche solo simbolicamente come comunità, vuol dire dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini e soprattutto a coloro che nei nostri ospedali, a casa e nelle strutture per anziani, disabili e non autosufficienti stanno soffrendo e lottando».


Marcello
07/04/2020 at 18:08
Ogni sindaco rappresenta tutta la sua cittadinanza, credente o ateo che sia lui, ovunque si trovi in veste ufficiale. Intende rappresentare solo i cattolici o dare un messaggio di unità? Dare motivo di speranza ai cittadini cattolici o a tutti i cittadini colpiti dal coronavirus? Nel primo caso non dovrebbe portare la fascia tricolore in cerimonie religiose confessionali, nel secondo sì, ma solo in cerimonie di carattere civile, anche all’interno di riti religiosi. Mi chiedo allora, per religioso che sia il nostro sindaco, che ragione c’è di presenziare ad una messa di Pasqua in forma ufficiale, se non per motivi diplomatici o di visibilità politica? Un’Autorità civile vicina o prossima ad un’Autorità religiosa? Che bello: non facevano così anche al tempo di Gesù?
Maurizio Danzi
07/04/2020 at 12:34
Pur avendo vissuto molti anni all’interno di una comunità religiosa , trovo molto conforto nella preghiera individuale. I salmi in particolare.
Sinceramente credevo che questa notizia fosse una fake .Una provocazione neanche celata al mondo cattolico.
E invece no, pare sia vera.
Pare che qualcuno si sia dimenticato di essere il sindaco di tutti e voglia rappresentare con vessillo tricolore e famiglia del mulino bianco al seguito i cattolici.
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