3.000 mascherine, 4.000 paia di guanti e 300 pacchetti di salviette igienizzanti monouso: Confesercenti distribuisce la donazione di due imprenditori locali alle case di riposo. Preoccupa, invece, il settore agricolo.
«Apprendiamo che al momento sono 48 i morti per Covid-19 nelle 73 case di riposo di Verona e provincia e tutto ciò è terribile». Questo il commento di Gianni Peruzzi, presidente di Anap Confartigianato Persone Verona, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati. «La situazione più drammatica – continua Peruzzi –, è quella di Villabartolema, dove gli anziani deceduti sono 26. I casi che vedono le strutture di accoglienza diventare focolai di coronavirus sono ormai tantissimi: colpiti gli ospiti, ma spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. Le chiamano “stragi silenziose”, perché quando questo fenomeno si rende visibile, era già tardi. Dati strazianti perché questo virus ha isolato tutti e molti anziani non sono stati neppure accompagnati dai loro cari nei loro ultimi istanti di vita».
Anap, pertanto, ha definito e diffuso un vademecum, scaricabile dal sito dell’associazione, dedicato alla terza età: una guida che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che sono sempre dietro l’angolo.
E proprio per gli anziani nelle case di riposo, gli imprenditori Marco Ferrabini, co-titolare del Parco Ottocento del Chievo, e Alex Camara di Verona Social, hanno consegnato al direttore generale di Confesercenti Verona Alessandro Torluccio 3.000 mascherine, 4.000 paia di guanti e 300 pacchetti di salviette igienizzanti monouso. Sarà la Confesercenti stessa a distribuire il materiarle alle strutture, in maniera proporzionale. Proprio oggi i primi kit sono stati consegnati all’Istituto Assistenza Anziani di Villa Monga e all’Ospedale Santa Giuliana.
Confagricoltura Verona ha espresso il proprio disappunto per la bocciatura in commissione Bilancio dell’emendamento al decreto legge Cura Italia che riguardava la semplificazione dei voucher necessari, nell’emergenza Coronavirus, per garantire la manodopera nelle campagne per le imminenti raccolte della frutta. Quelle delle fragole e degli asparagi partiranno, in provincia di Verona, già la prossima settimana.
«In questo momento delicato – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Verona Paolo Ferrarese –, il voucher sarebbe l’ideale per il reclutamento temporaneo di personale per le diverse raccolte: persone che si trovano momentaneamente senza lavoro, così come pensionati e studenti. Riteniamo che la posizione dei sindacati a riguardo sia miope e poco lungimirante, non considerando il valore che questo strumento avrebbe anche per i lavoratori».
Coldiretti è dell’opinione che l’agricoltura abbia bisogno di una robusta iniezione di liquidità: il presidente Ettore Prandini, venerdì 3 aprile ha scritto un intervento sul Sole 24 Ore in cui sostiene che «un evento di dimensioni epiche come quello che sta vivendo il mondo intero non può essere affrontato con interventi normali. Una conferma arriva dagli Stati Uniti, che hanno varato un consistente pacchetto di misure da 2000 miliardi di dollari per dare ossigeno all’economia. All’agricoltura, in particolare, sono stati destinati sostegni per 48 miliardi di dollari tra aiuti diretti (24 miliardi), programmi alimentari (15,5 miliardi) e per la nutrizione (8,8 miliardi). L’Unione Europea non può restare indietro. E per questo riteniamo indispensabile attivare un fondo crisi al di fuori del bilancio agricolo. Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione e distribuzione stanno tenendo duro, non si può negare che molte filiere siano in profonda crisi».
«Il danno è destinato ad aumentare – ha dichiarato il presidente di Terranostra Verona Stefano Chiavegato –, se si pensa all’approssimarsi delle festività pasquali caratterizzate ancora dal blocco degli spostamenti a causa della pandemia. Per gli agriturismi presenti sul territorio veronese, la Pasqua segna tradizionalmente l’inizio della stagione turistica con il risveglio della natura che offre il miglior spettacolo delle campagne. Temo che impiegheremo lungo tempo per riprenderci economicamente da questa crisi».
E per fare in modo di passare una Pasqua, anche se tra le mura domestiche, più o meno consona, i cuochi contadini di Terranostra consegneranno il loro menù a chilometro zero di piatti preparati con prodotti locali e di stagione, tramite consegna a domicilio.

