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Non solo guai, alcune iniziative danno respiro all’economia locale

Corsi gratuiti on line per gli imprenditori, nuove linee guida per gli operatori del Garda. Restano grandi, tuttavia, le preoccupazioni di alcune categorie.

Lavoro

Corsi gratuiti on line per gli imprenditori, nuove linee guida per gli operatori del Garda. Restano grandi, tuttavia, le preoccupazioni di alcune categorie.

Niente uova, colombe e specialità di pasticceria artigiana sulle tavole pasquali. A vietarne la produzione, secondo Confartigianato Imprese Verona, sarebbe «un’interpretazione governativa del Dpcm 11 marzo 2020 in materia di contenimento dell’emergenza Covid-19, in base alla quale le imprese artigiane di pasticceria, obbligate alla chiusura, non possono vendere i loro prodotti nemmeno attraverso la modalità di asporto che è consentita invece ad altre attività».

«Lo stop alla produzione e vendita delle pasticcerie – ha dichiarato Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – rappresenta un’assurda discriminazione rispetto ai negozi e alla grande distribuzione, ai quali è invece permessa la commercializzazione di prodotti dolciari».

In provincia di Verona le pasticcerie sono 334, delle quali 246 artigiane, che danno lavoro a circa 975 addetti. Confartigianato ha stimato che alle 24.000 imprese di pasticceria e gelateria di tutta Italia, il 70% delle quali artigiane, con 74.000 addetti, la chiusura ad aprile provocherà perdite per 652 milioni di euro, tra mancato fatturato e perdite legate al deperimento delle materie prime acquistate precedentemente alla sospensione forzata.

La Confederazione, pertanto, si è rivolta al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, sollecitando un intervento tempestivo che faccia chiarezza nelle interpretazioni governative, stabilisca omogeneità di applicazione delle norme in tutto il territorio ed eviti incomprensibili disparità di trattamento tra attività con Codici Ateco diversi ma produzioni simili.

E nell’apprendere della bocciatura da parte della Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento sulla semplificazione dei voucher necessari a garantire il lavoro di raccolta di frutta e verdura nelle campagne, il presidente di Coldiretti Verona Daniele Salvagno si dice stupito visto che «stiamo vivendo una situazione eccezionale con l’intera filiera alimentare impegnata in prima linea a garantire quel cibo necessario alle famiglie italiane, e c’è ancora qualcuno che non lo comprende».

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Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini è intervenuto, quindi, per chiedere la reintroduzione dei voucher nell’ambito dei lavori per la conversione del decreto Cura Italia.

«Chi si oppone ai voucher per il lavoro nell’agricoltura – ha precisato Prandini –, si assume la responsabilità di situazioni di tensione sociale generata da una parte dalla mancanza di lavoro e di fonti di reddito per sé e per la propria famiglia, e dall’altra dal rischio di carenza di prodotti alimentari in negozi e supermercati».

Con l’emergenza Coronavirus, un altro settore in crisi è quello della pioppicoltura della pianura padana, importante per la produzione legnosa a uso industriale in Italia, sia per compensati, imballaggi, carta e pannelli che per mobili e arredamenti in genere. Con la sospensione delle attività industriali e commerciali, infatti, tra cui le fabbriche del compensato e del legno, si fermano anche nel Basso Veronese gli abbattimenti di pioppi, intaccando tutta la programmazione annuale.

«Tutto il mondo della selvicoltura è bloccato – ha spiegato Roberto Trevisani, pioppicoltore di Confagricoltura Verona –. Prevediamo che, con la situazione attuale, tutto venga spostato all’autunno. Questo significa che, se non si taglia, non è possibile piantumare o ripristinare il terreno per altri usi agricoli. Tutta la filiera, a catena, andrà in crisi, perché se il commerciante non riceve pagamenti, non ne arrivano neppure ai pioppicoltori». In Veneto, secondo i dati 2019, ci sono circa 3.000 ettari di pioppi. La provincia di Rovigo è capofila con 700 ettari, seguita da Padova, Verona e Venezia che veleggiano a quota 600. 900, in tutto, i coltivatori.

Un sospiro di sollievo, invece, per gli operatori della sponda veneta del Lago di Garda: la Giunta regionale del Veneto ha infatti approvato le nuove linee guida per l’assegnazione e gestione degli spazi in acqua e a terra delle zone portuali dei Comuni rivieraschi  veronesi. Confcommercio Verona ha rivolto un plauso «all’ottimo lavoro svolto per sbloccare le concessioni demaniali  in modo che già oggi ci sia una risposta concreta alle aspettative degli imprenditori, apprezzabile nonostante il momento di forte emergenza che condiziona e condizionerà l’operatività delle imprese». Il testo è frutto di un lavoro di condivisione con i sindaci di Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine, con gli uffici comunali del Demanio Lacuale Locale e con le associazioni di categoria più rappresentative delle attività imprenditoriali sul lago, e punta a garantire e ad accrescere la qualità dei servizi offerti a cittadini e turisti, e la sicurezza nell’esercizio delle attività lacuali.

Alcune novità riguardano l’introduzione, in caso di più domande concorrenti per la concessione della medesima area, del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, contemperando l’aspetto della qualità del servizio offerto con quello economico, il vincolo, nell’esercizio del diporto commerciale, della disponibilità di aree in concessione e di pontili per l’imbarco e sbarco dei passeggeri, una maggiore durata delle concessioni agli operatori del settore, estesa da 12 a 15 anni e l’ampliamento da 6 a 8 anni delle concessioni per il diporto oltre che la possibilità, per i Comuni, di disporre una proroga delle concessioni commerciali sino a cinque mesi nel caso in cui la scadenza sia durante la stagione estiva.

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Altra nota positiva è l’iniziativa di Make Group, società di consulenza aziendale con sede a Scorzè (VE) ma attiva da un paio di mesi anche nella provincia veronese: la società, infatti, fornirà formazione e aggiornamento online e gratuiti per imprenditori due volte al giorno in diretta su Facebook (pomeriggio e sera) della durata di mezz’ora e in differita su Linkedin. Docenti universitari, consulenti di direzione, imprenditori, avvocati specializzati in diritto del lavoro e diritto societario, commercialisti, professionisti della comunicazione, del settore vendite, del credito e del fisco dedicano, a rotazione, una parte del loro tempo per supportare chi, in questo momento, ha attività ferme o vuole tenersi informato su metodi e strumenti concreti e conoscere esperienze utili.

La sede veronese è gestita da Helga Fazion, Senior Business Partner della società di Consulenza Make Group Srl che attualmente ha oltre 20 collaboratori. «Questa situazione è una nuova sfida – ha dichiarato Fazion –, e porterà gli imprenditori a dare il meglio di sé stessi, come d’altronde hanno sempre fatto, ancor di più se supportati da esperti o altri imprenditori in grado di stimolarli, di fornire strumenti o di fugare dubbi e perplessità».

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