Sindaco, Prefetto e presidente della Provincia hanno esaminato il DPCM del 22 marzo. Sul sito della Prefettura i moduli per le attività funzionali a quelle consentite dal Decreto. L‘Amministrazione fa slittare diverse scadenze mentre migliorano i dati sul traffico.
Dopo il nuovo DPCM del 22 marzo, anche Verona si adegua alle norme previste dal Governo. Il Sindaco Federico Sboarina, il Prefetto Donato Cafagna e il presidente della Provincia Manuel Scalzotto lunedì 23 marzo hanno esaminato le domande poste dai cittadini, preoccupati soprattutto per il divieto di spostarsi da un comune all’altro.
«Sono numerose le problematiche evidenziate dalla cittadinanza – ha dichiarato Sboarina –. Tra queste la possibilità di recarsi da genitori anziani residenti in altro comune, che resta possibile solo nei casi di effettiva necessità e solo se l’anziano è un soggetto non autosufficiente che richiede una precisa assistenza. Per i genitori separati e per la possibilità di effettuare la spesa in altro comune rientrando dal lavoro stiamo cercando di interpretare il decreto».
Per quanto riguarda i dati sulla circolazione dei veicoli palazzo Barbieri si dice soddisfatto, visto che «nell’ultimo fine settimana, la Centrale operativa del Traffico sabato 21 marzo in via Torbido ha rilevato 2.657 passaggi, mentre erano 957 domenica 22. Si tratta di numeri in calo rispetto al fine settimana precedente, quando comunque le restrizioni ai movimenti erano già in vigore».
Prosegue, di pari passo, il monitoraggio della Polizia locale per accertare l’applicazione delle norme anti contagio. Domenica 22 marzo, secondo i dati forniti dal Comune, gli agenti hanno controllato 233 persone e 115 esercizi commerciali. Quattro le persone denunciate, di cui 3 per inosservanza ai provvedimenti, ex art. 650. Nel complesso, nella giornata del 22 marzo le varie forze di polizia hanno controllato 1.595 persone sul territorio provinciale, denunciandone 112, ex art. 650 e 10 per falsa attestazione, ex art. 495 e 496.
Lunedì 23 marzo, inoltre, la Giunta ha deciso di prolungare l’apertura diurna dei dormitori comunali fino al 30 aprile. Dalla Cina, intanto, è arrivata anche una lettera da Hangzhou, città gemellata con Verona, di piena solidarietà alla città.
Per fronteggiare la situazione economica derivante dalle misure di contenimento, l’Amministrazione ha anche deciso di far slittare i pagamenti delle tasse comunali di qualche mese. Nel dettaglio, l’imposta per la pubblicità, la cui scadenza era fissata per il 31 marzo, viene posticipata al 30 giugno; vengono prorogati dal 31 maggio al 31 agosto i pagamenti per l’occupazione del suolo permanente (Cosap) e la riscossione dei fitti patrimoniali in essere al Comune di Verona; slittano invece dal 20 aprile al 20 luglio i pagamenti e le dichiarazioni delle imposte di soggiorno del primo trimestre. Infine, vengono prorogate al 30 giugno le morosità e i relativi accertamenti di pagamento di IMU, TASI e TARI in scadenza il 31 marzo.
IL DPCM del 22 marzo prevede la sospensione di tutte le attività produttive, con alcune deroghe per garantire alcuni servizi il cui elenco si trova nell’allegato 1 del decreto. Le attività funzionali ad assicurare la continuità di quelle elencate nell’allegato, dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali possono proseguire dopo una dichiarazione scritta da presentare al Prefetto. Nella dichiarazione occorre precisare 1. la sede dell’attività produttiva; 2. l’elenco delle imprese e delle amministrazioni beneficiarie dei prodotti e dei servizi attinenti alle attività consentite.
Sono inoltre consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, sempre previa comunicazione al Prefetto. Anche in questo caso occorre precisare 1. la sede dove viene esercitata l’attività, 2. le motivazioni che non consentono l’interruzione del lavoro (grave pregiudizio all’impianto o pericolo di incidenti). Il modello per queste dichiarazioni si trova sul sito della prefettura di Verona, da compilare e inviare a prefetto.pref_verona@interno.it ponendo nell’oggetto “Comunicazione attività produttive“.
Una benedizione dal balcone di san Giovanni Calabria, nella casa di San Zeno in Monte, sarà impartita alla città dal vescovo monsignor Giuseppe Zenti nel pomeriggio di martedì 24 marzo alle ore 15.

