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Comune vigile sui movimenti in città del prossimo fine settimana

Il Sindaco Sboarina annuncia possibili nuove restrizioni: «Non è il momento di abbassare la guardia». Riunione in videoconferenza dei primi cittadini della provincia.

verona - palazzo barbieri - consiglio comunale - competenze
Palazzo Barbieri, Verona

Il Sindaco Sboarina annuncia possibili nuove restrizioni: «Non è il momento di abbassare la guardia». Riunione in videoconferenza dei primi cittadini della provincia.

Mercoledì 18 marzo si è tenuta in videoconferenza, la prima riunione del Tavolo di coordinamento amministrativo dei sindaci della provincia di Verona. Durante l’incontro, cui hanno partecipato 70 primi cittadini scaligeri, nato per condividere quesiti e soluzioni per gestire l’emergenza da Covid-19, si sono affrontati i temi della chiusura delle aree verdi e ciclabili, della raccolta dei rifiuti, dell’interpretazione dei decreti del Governo e della pulizia delle strade.

Gli aspetti di carattere sanitario sollevati dagli amministratori, saranno posti in modo unitario all’Aulss 9 dal Presidente della Conferenza dei Sindaci Flavio Pasini. Grazie all’interessamento dell’Ordine degli avvocati, attraverso il sindaco di Fumane, Daniele Zivelonghi, i primi cittadini potranno, inoltre, approfondire eventuali dubbi sui decreti e sulle ordinanze e provvedimenti da emanare.

Entro le prossime 48 ore è prevista la seconda riunione di aggiornamento.

A Verona, invece, il sindaco Federico Sboarina, nel punto stampa in diretta streaming di giovedì 19 marzo, si dice «preoccupato per il prossimo fine settimana». Secondo il sindaco, infatti, il numero di contagi che si registrano in questi giorni sarebbero «il frutto delle gite fuori porta e delle passeggiate di 10 giorni fa, durante il weekend del 7 e 8 marzo». Per questo motivo, il primo cittadino scaligero, ha annunciato possibili nuove restrizioni e controlli intensificati.

Secondo palazzo Barbieri, solo nella giornata di mercoledì 18 marzo, sono state 658 le persone fermate dalla Polizia locale, 5 delle quali denunciate per inosservanza del decreto ministeriale. 248 gli esercizi commerciali controllati, nessuno dei quali è stato sanzionato.

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Secondo i dati forniti dalla Prefettura, dal 10 al 18 marzo, le verifiche di tutte le Forze dell’Ordine hanno riguardato 20.000 soggetti, 663 dei quali denunciati per mancato rispetto dei provvedimenti e 15 per falsa dichiarazione a pubblico ufficiale; 5.334 le attività commerciali monitorate, delle quali 43 denunciate per aver violato le prescrizioni del decreto. Nel mentre, l’amministrazione, «annuncia la distribuzione a tutti delle mascherine in arrivo dalla Regione Veneto».

A preoccupare ci sono anche i dati forniti dalla centrale operativa del Traffico in via Torbido, che prendono in esame l’ingresso in città: se nei primi tre giorni di questa settimana c’è stato un calo, i numeri di veicoli in circolazione pare ancora rilevante.

Lunedì 17 febbraio, ad esempio, normale giorno di inizio settimana senza alcun limite, i passaggi verso la città sono stati 19.416. Il lunedì successivo, 24 febbraio, quando già le scuole erano chiuse, i veicoli registrati sono stati 16.736. Il dato allarmante è stato lunedì 9 marzo, giorno in cui era già stata decretata l’emergenza sanitaria. In questo caso i passaggi registrati sono stati 16.088.

Analoga trasgressione dei veronesi negli spostamenti dei week end. Sabato 7 e domenica 8 marzo, giorni in cui la nostra città era in pre-zona rossa, i passaggi sono stati rispettivamente 14.704 e 10.809, praticamente uguali a quelli del fine settimana precedente. Solo nell’ultimo week end si è registrato un calo: sabato 14 marzo si sono registrati 3.502 transiti, mentre domenica 15 sono stati 1.510. Al vaglio dell’amministrazione, quindi, c’è anche la possibilità di istituire posti di blocco lungo le strade per controllare tutte le auto e non più solo a campione.

Nel prossimo fine settimana sarà introdotta una nuova riduzione dei servizi di trasporto pubblico, che già oggi registra un calo nell’utenza del 95%, sulle linee urbane. Domenica 22 marzo sarà, quindi, la prima senza autobus. Durante la giornata, sono sospese tutte le linee tranne la 90 e la 93 che collegano gli ospedali. Il servizio si concluderà alle 20.30 e alle 21.

Per fronteggiare l’emergenza Covid-19, anche la Protezione civile rimane all’erta: montate nell’area del dormitorio Camploy e all’ingresso del Samaritano, tende e container che resteranno aperti tutta la giornata per poter organizzare le attività e i pasti a favore dei senzatetto.

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