Sintesi in aggiornamento delle principali notizie di carattere economico giunte alla redazione di Verona In e collegate alla diffusione del virus Covid-19.
Banchi alimentari, sospese le vendite nel territorio comunale
I banchi alimentari dei mercati, a Verona, sono chiusi. È confermata quindi l’ordinanza che giovedì 12 marzo ha sospeso l’esercizio del commercio ambulante, compresa la vendita di alimentari. Il sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore al Commercio Nicolò Zavarise, e sentite le associazioni di categoria, ha deciso di confermare il divieto anche se il Decreto ministeriale, in vigore dall’11 marzo, ne consente l’attività. La sospensione dell’attività dei banchi alimentari rimane in vigore fino al 3 aprile, salvo verifica allo scadere del Decreto ministeriale previsto per il 25 marzo. Coldiretti avvisa che Le aziende affiliate continuano a lavorare a regime normale: gli animali vengono nutriti e curati regolarmente, le coltivazioni e le produzioni di frutta, ortaggi, formaggi e salumi non subiscono uno stop e i prodotti agroalimentari sono presenti nei punti di vendita diretta aperti regolarmente.
Fondazione Cariverona, stanziati 9 milioni di euro
Per contrastare gli effetti dell’emergenza da Covid-19 e a sostegno della conoscenza dei problemi Fondazione Cariverona stanzia 9 milioni di euro: 1,1 milione di euro per il Sistema sanitario e le Caritas; 6 milioni di euro per impegni contributivi in essere liquidati agli enti del territorio; 2 milioni di euro per lo sviluppo, con l’Università di Verona, di un progetto di ricerca dedicato alla conoscenza del Covid-19 e dei fenomeni pandemici.
Confartigianato Verona, le richieste al Governo
Drastica riduzione dei ricavi, degli ordini, delle commesse per tutte le attività economiche. Questo il report di Confartigianato Imprese Veneto che formula al Governo richieste che si articolano su 4 direttrici: 1) Sospensione di tutti i pagamenti di imposte, tributi e contributi per tutte le imprese, per ora almeno fino al 30 aprile. 2) Rinvio di ogni tipo di scadenza e adempimento che ricade entro il 30 aprile. 3) Moratoria dei mutui in essere fino al 31 dicembre 2020. 4) Copertura delle sospensioni dal lavoro con forme in deroga di cassa integrazione per tutti i dipendenti oltre a contributi alle imprese e supporto ai lavoratori autonomi. «Dopo aver messo in sicurezza i nostri dipendenti con gli ammortizzatori sociali, FSBA e CIG in deroga, ci siamo dedicati ad ottenere atti concreti in aiuto alle imprese, anche individuali – scrive in una nota Confartigianato Verona – Da qui l’accordo con le banche sul credito e il via libera del Fondo di Garanzia per le Pmi. Il nostro Consorzio Veneto Garanzie ha stanziato 5 milioni di euro per facilitare l’ottenimento di liquidità dalle banche, azzerato commissioni e spese e avviate facilitazioni sui finanziamenti in accordo con gli istituti di credito. La carenza di liquidità va infatti evitata con la maggiore celerità possibile per permettere a tutti di ripartire quando questa emergenza si concluderà».
Coldiretti Verona, appello alla grande distribuzione
Coldiretti Veneto registra speculazioni in atto sulla domanda di prodotti agroalimentari dopo la paralisi del turismo, i locali pubblici vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export. Uno dei comparti in sofferenza è il lattiero caseario. A causa della serrata calano gli ordini di formaggi, in particolare quelli freschi. Coldiretti Verona ricorda che la questione interessa più di 800 stalle scaligere, che producono oltre 3 milioni di quintali l’anno di latte, con una media di 250 mila quintali di latte al mese, destinato per il 65% a formaggi Dop. Il latte veneto prodotto è di 10 milioni di quintali l’anno. Spiega Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona, che «il valore in bilico è oltre 8 miliardi per l’alimentazione dell’intera popolazione veronese e 44 miliardi per quella regionale. L’appello è rivolto alla grande distribuzione perché sostenga il consumo di prodotti italiani con la scelta di fornitori in grado di garantire la provenienza nazionale di alimenti e bevande. Ognuno faccia la sua parte – esorta Salvagno – trasformatori, distributori e consumatori scegliendo italiano possono sostenere l’economia, il lavoro e l’indotto».
Università di Verona, proroga pagamento rate
Con un decreto rettorale di urgenza l’Università di Verona fa slittare il versamento della seconda rata della tassazione universitaria al 15 maggio, anziché il 31 marzo, e quella della terza rata al 15 luglio, anziché l’1 giugno. «In perfetta sintonia con la governance e con il direttore generale dell’Ateneo – dichiara il rettore Pier Francesco Nocini – mi sento particolarmente vicino alla nostra comunità e farò tutto ciò che mi è possibile per contribuire a sgravarla da ulteriori preoccupazioni. Desidero dare una testimonianza forte alle famiglie evitando loro di dover far fronte a questa incombenza in questo difficile momento».
CGIL Veneto, CISL Veneto, UIL Veneto
«Alle aziende che devono sospendere l’attività chiediamo di non procedere ad alcun licenziamento, individuale o collettivo, e di tutelare l’occupazione ed il reddito dei propri dipendenti ricorrendo agli strumenti disposti dalla legge e dai contratti collettivi, in particolare modo agli ammortizzatori sociali già disponibili o che lo saranno nei prossimi giorni». Lo dichiarano in una nota congiunta le Segreterie generali confederali di CGIL, CISL e UIL del Veneto. «Nel caso non fosse possibile – per motivi oggettivi o soggettivi – attuare una efficace protezione dei lavoratori – continua la nota – non c’è alternativa alla parziale o totale sospensione dell’attività fino al superamento dell’emergenza, e alla piena salvaguardia dei posti di lavoro e del reddito dei lavoratori tramite il ricorso agli ammortizzatori sociali».
Sindacato, proclamato lo sciopero
Fiom Verona contesta i contenuti del nuovo DPCM per contrastare la diffusione del coronavirus «Consideriamo il Decreto inacettabile per la mancanza di misure e iniziative volte alla protezione dei lavoratori. Si chiudono tante attività commerciali ma le fabbriche devono continuare a produrre, come se alcuni lavoratori fossero sacrificabili in nome del profitto. Il fermo del contagio e la messa in sicurezza dei nostri concittadini può avvenire unicamente attraverso il blocco delle attività produttive, garantendo i servizi essenziali. La Fiom di Verona pertanto proclama lo stato di agitazione in attesa di nuovi sviluppi dai livelli regionali e nazionali della organizzazione, dando indicazioni alla RSU di contrattare con le aziende la sospensione dell’attività produttiva, per un vero atto finalizzato a contrastare l’epidemia, dando priorità alla salute rispetto all’economia».
FLMUniti-CUB proclama lo sciopero generale nazionale del settore metalmeccanico. Lo sciopero è previsto per il periodo che va dal 13 al 23 marzo 2020. Queste le rivendicazioni: 1) il fermo tempestivo di tutte le attività industriali metalmeccaniche, ad eccezione di quelle che operano nei servizi essenziali. 2) l’utilizzo degli ammortizzatori sociali con l’integrazione piena del salario; 3) No all’utilizzo di ferie forzate. 4) Che non venga conteggiata la malattia (per il periodo emergenziale) come assenza nel calcolo del comporto e nel premio risultato dei contratti di II livello. 5) Il diritto dei lavoratori a scioperare per difendere la salute di se stessi e dei propri famigliari.

