La scuola che vorrei. È stato predisposto un calendario settimanale in modo da garantire una pluralità di insegnamenti disciplinari giornalieri, con collegamenti in diretta online con gli insegnanti dal lunedì al venerdì, sia nella scuola primaria che nella secondaria di primo grado. Le applicazioni utilizzate.
L’IC Berto Barbarani di Minerbe (Verona) fin dai primi giorni di sospensione dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, dovuta all’emergenza Coronavirus, ha attivato una formazione a distanza del corpo docente su Meet, applicativo che abilita direttamente la didattica a distanza, organizzata dall’Animatore digitale dell’Istituto, prof.ssa Cristina Ongaro, per portare ogni disciplina a portata di clic nelle case degli alunni. I giovani studenti hanno così potuto e potranno nei prossimi giorni seguire in diretta le lezioni davanti ad un device grazie all’applicazione Meet di GSuite for Education, piattaforma che l’IC ha adottato da anni, che consente di comunicare via chat e in videoconferenza.
È stato predisposto un vero e proprio calendario settimanale, in modo da garantire, come a scuola, una pluralità di insegnamenti disciplinari giornalieri, con collegamenti in diretta con gli insegnanti dal lunedì al venerdì sia nella scuola primaria che nella secondaria di primo grado. Grazie ai docenti che hanno scelto di mettersi in gioco, l’Istituto ha potuto calendarizzare più di 260 incontri online fino ad oggi. Questa novità è stata affiancata alla già da tempo sperimentata applicazione di Google Classroom, vere e proprie classi virtuali disciplinari in cui gli alunni iscritti, con il dominio della scuola, possono visionare e scambiare materiale, chiedere consigli e in genere comunicare con il docente.
Oltre a ciò, fin da subito, e come d’uso in corso d’anno scolastico, nella sezione riservata del registro elettronico, gli insegnanti hanno caricato materiali di diversa tipologia (video, ppt, schede, ecc.) che gli allievi, in autonomia, hanno potuto visionare ed utilizzare per il ripasso degli argomenti trattati, nonché per il rinforzo ed il potenziamento delle abilità e delle competenze acquisite.

Lezione di informatica all’IC Berto Barbarani di Minerbe (Verona)
La Dirigente scolastica dell’IC Barbarani, dott.ssa Monica Di Marcello, ha sottolineato che «i nostri alunni in questo momento “particolare” hanno bisogno della vicinanza dei loro insegnanti e così di ritrovare, ove possibile, un po’ di normalità attraverso attività pensate per loro dai docenti». Pensiero in linea con il Manifesto della scuola che non si ferma, elaborato dalle Scuole Polo del Movimento delle Avanguardie Educative (Indire), al quale la scuola aderisce con la convinzione che, anche in condizioni di emergenza, si possa fare comunità, migliorare e rinnovarsi. E così è stato e sarà anche nei prossimi giorni.
La gioia dei ragazzi di rivedere i loro docenti e il bisogno di essere rassicurati sono stati palpabili fin dai primi contatti vis a vis durante le dirette video. Anche se questi strumenti non potranno mai sostituire le lezioni in aula, sono un valido aiuto per chi non si può muovere da casa o in caso di emergenza nazionale con scuole chiuse, come in questi frangenti così delicati.
Elena Tavellin


Marcello
08/03/2020 at 22:35
Anch’io desidero congratularmi con l’esperienza in atto a Minerbe e auspicherei una maggior diffusione dei filmati didattici, magari autoprodotti dai docenti delle varie materie nei vari Istituti e Circoli. C’è ovviamente il problema delle diverse piattaforme utilizzabili su cui il Ministero dell’Istruzione potrebbe esprimersi per guidare in modo unitario una seria sperimentazione non più rinviabile. Restano sempre due problemi. Uno di fondo: la conoscenza e l’educazione non può mai essere pensata ed organizzata fuori dal contesto della classe e dei suoi insegnanti, oltre al problema non secondario della valutazione dei progressi e del superamento delle difficoltà individuali dei singoli alunni/studenti. Il registro elettronico e le lezioni virtuali (a distanza), singole o per gruppi, possono aiutare ed integrare il lavoro didattico, in classe, mai sostituirlo.
Redazione2
08/03/2020 at 20:36
Meno lezioni frontali a scuola, più didattica online. E il mattino, in classe, laboratori e verifiche su quanto si è appreso in rete. Gli insegnanti potrebbero registrare (o utilizzare) videolezioni dell’intero programma, utili anche per gli anni a venire. Con gli studenti, in aula, si può dar corso a nuovo modo di fare scuola. g.m.
Redazione2
08/03/2020 at 19:01
Che dire… chapeau! L’emergenza coronavirus spinge verso una scuola più moderna. Molti gli istituti in difficoltà, per impreparazione (dirigenti scolastici, insegnanti) ma anche per la pluralità delle piattaforme sul mercato, non tutte all’altezza del ruolo che dovrebbero svolgere. In questo panorama di luci e ombre, l’Istituto Barbarani di Minerbe si distingue e andrebbe monitorato come esempio da imitare.