Il presidente Giuseppe Riello assieme al sindaco Federico Sboarina, intendono attivare un fondo per l’emergenza da Covid-19: «Stiamo chiedendo aiuti immediati».
Nell’ordinamento italiano le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, comunemente note come Camere di commercio, sono enti pubblici locali non territoriali dotati di autonomia funzionale, soggetti quindi al Patto di stabilità. Per questo, a fronte della situazione economica a Verona causata dal Covid-19, venerdì 6 marzo il sindaco Federico Sboarina e il presidente della Camera di Commercio di Verona Giuseppe Riello hanno annunciato di voler chiedere al Governo un provvedimento straordinario per consentire alle Camere di commercio virtuose di utilizzare, come forme agevolate d’investimento, le proprie risorse a sostegno dell’economia locale.
«Stiamo attraversando un momento molto difficile per l’economia di tutto il nostro territorio – ha dichiarato Riello –. Per questo, intendiamo attivare quanto prima un fondo dedicato per l’emergenza. Per farlo in tempi rapidi, però, serve un provvedimento straordinario da parte del Governo, che ci consenta l’utilizzo immediato di questi capitali. Occorre una deroga eccezionale, una sorta di Bando per la Ricostruzione, che consenta alle Camere di commercio italiane di mettere a disposizione risorse essenziali per la ricostruzione dell’economia del Paese. Prima o poi questa situazione negativa terminerà e noi dovremo essere pronti a ripartire attivando tutti i progetti e le iniziative di rilancio possibili. Siamo certi di poter offrire un essenziale contributo alla città e a tutte le nostre attività economiche, dall’industria al turismo».
A ribadire la necessità dell’eventuale fondo anche il sindaco Sboarina: «L’economia veronese chiede aiuti immediati. Come Comune stiamo lavorando ad una sorta di Piano Marshall, da investire in promozione e aiuto diretto alla città, con ricadute sulle attività economiche ed imprenditoriali. Abbiamo attivato una cabina di regia per coordinare tutte le risorse messe a disposizione da istituzioni pubbliche e private della città. Al di là delle misure previste per l’emergenza sanitaria, stiamo cercando di intervenire con provvedimenti mirati che portino sollievo alle categorie danneggiate».
Nel mentre, dopo la notizia della gratuità del Parcheggio Centro pubblicata su questo giornale, palazzo Barbieri aumenta a 1.300 il numero dei posti auto che fino al 31 marzo potranno essere utilizzati liberamente per raggiungere a piedi il centro storico, consentendo anche la sosta su 500 stalli blu a ridosso della Ztl e su 380 posti all’interno del Parcheggio del Tribunale. «Non si paga dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 24 (dalla mezzanotte alle 8 di mattina è sempre gratuito) – ha specificato il Comune –, il sabato e i festivi per tutto il giorno. Le strade interessate sono: via Pallone, corso Cavour, corso Castelvecchio, via Diaz, stradone San Fermo, stradone Maffei, lungadige Rubele e piazzale Maestri del Commercio. Sulle colonnine per l’emissione del ticket già da oggi pomeriggio sarà presente l’informativa con le nuove disposizioni».