La scelta del Consiglio dei ministri ha l’obiettivo di consentire a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’adeguata informazione sulla scelta che sono chiamati a fare.
Il Consiglio dei ministri ha deciso di proporre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la revoca del Decreto 28 gennaio 2020, a seguito del quale era stato indetto per il 29 marzo 2020 il referendum popolare confermativo.
Approvato in via definitiva dalla Camera l’8 ottobre 2019, il testo prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato. Questo il quesito rivolto agli italiani: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?».
La scelta del Consiglio dei ministri ha l’obiettivo di consentire a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’adeguata informazione sulla scelta che sono chiamati a fare votando il quesito referendario, cosa oggi difficile per il problema sanitario che interessa l’Italia. Il referendum si dovrebbe quindi tenere tra il 10 e il 31 maggio 2020.