Truffe e raggiri, aumento dei prezzi sul web per gel igienizzanti e mascherine, visite di sedicenti operatori sanitari. Federconsumatori Verona: «Non fate entrare nessuno in casa».
Aumento ingiustificato dei prezzi di alcuni dispositivi medici di prevenzione, viaggi, soggiorni ed eventi annullati ma soprattutto truffe e raggiri perpetrati nei confronti di persone anziane e sole. Sono molti i veronesi, secondo Federconsumatori Verona in questi giorni di psicosi da Corona virus, a rivolgersi agli sportelli dell’associazione che ha messo a disposizione un numero di telefono dedicato, lo 045.8674616.
L’iniziativa, promossa dal sindacato dei pensionati Cgil e Federconsumatori Verona, vuole essere un mezzo per segnalare truffe e speculazioni da parte dei cosiddetti “sciacalli del Covid-19”. Ma non solo: dai monitoraggi e dalle segnalazioni di alcuni cittadini a Federconsumatori Verona, emergono anche numerosi fenomeni speculativi su gel igienizzanti, soprattutto su internet, dove i prezzi sono lievitati a dismisura e si può arrivare a pagare anche fino a 10,90 euro un prodotto da 80 ml che normalmente ne costa 3,50, con un rincaro di oltre il 148%.
Anche le mascherine hanno subito aumenti esorbitanti: a seconda delle caratteristiche e del livello di protezione, una confezione di 5-10 pezzi parte da 59 euro e arriva anche a 99, quando normalmente viene venduta a 10-25 euro per 50 pezzi. Speculazioni, quindi, che l’associazione intende denunciare alle autorità competenti e all’Antitrust.
«Nella nostra regione vivono circa 350.000 ultraottantenni – ha dichiarato il presidente di Federconsumatori Alberto Mastini –, che oltre ad essere i più vulnerabili alla malattia, risultano le vittime preferite di speculatori e truffatori. Un esempio è la cosiddetta truffa dei tamponi che, partita da Reggio Emilia, va diffondendosi proprio sull’onda del panico. I truffatori si spacciano per operatori della Croce Rossa o della Asl e si recano nelle abitazioni dei malcapitati con il pretesto di effettuare fittizi tamponi. Con questa scusa riescono spesso ad intrufolarsi e a mettere a segno dei furti, oppure a ottenere il pagamento delle spese per il falso tampone. Riteniamo opportuno informare i cittadini che al momento nessun operatore sanitario, di alcuna organizzazione o associazione, sta effettuando tamponi a domicilio. Se vi capitasse di ricevere la visita dei sedicenti operatori, la regola è quella di non far entrare nessuno in casa e non esitare a chiamare le Forze dell’Ordine, se necessario».